associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG)
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L'itinerario che vi proponiamo segue un antico percorso di altura, che dal medioevo collegava Mevale a Cerreto di Spoleto, due importanti castelli situati fra la valle del Nera e quella del Vigi. Entrambi devoti ad una miracolosa immagine della Madonna, che si trovava a metà strada, in una piccola cappella di montagna, detta la Madonna del Monte, ne contendevano l'onore del possesso, insieme ad altri borghi limitrofi rivali.
A porre fine alle liti ci pensarono quattro angeli, che nel 1282 “trasferirono” in volo il venerato dipinto a Mevale, dove i Conti di Alviano lo accolsero con entusiasmo e gratitudine, custodendolo nell'antica Pieve di S. Maria. Numerosi fedeli e devoti accorrevano ogni anno per assistere alla festa in onore della Madonna del Monte, che aveva il dono di portare la pace fra contendenti. Grazie a suoi miracoli, Mevale divenne un centro importante, sia dal punto di vista economico che artistico, e nel corso dei secoli la pieve fu ampliata ed abbellita con un raffinato portale e splendidi affreschi, ancora oggi da ammirare dopo un prezioso restauro avvenuto dopo il terremoto del 1979.
L'affresco più antico è del '300, e rappresenta il mito legato alle vicende dell'antica immagine della Madonna del Monte: in un paesaggio montano si distinguono i vari borghi rivali, e in primo piano, un torneo cavalleresco, che richiama la Quintana di Foligno. Del secolo XVI e XVII sono gli affreschi dai colori vivaci degli Angelucci, una famiglia di pittori nativi di Mevale, e molto attivi in tutta la Valnerina. Il dipinto duecentesco miracoloso invece, oggetto di frequenti tentativi di furto, come anche la bella scultura rinascimentale della Madonna in trono con Bambino che ornava il portale d'ingresso, ora sono custoditi nella pinacoteca di Visso.
Dopo il terremoto del 1979, che ha completamente distrutto il castello e le case dell'antico borgo, Mevale è praticamente privo di abitanti, ad eccezione del custode di una villa e un anziano signore che alleva conigli e tacchini. Sono ancora in corso i lavori di restauro secondo un ardito progetto di ricostruzione dell'architetto Massimo Canzian. Ma qualche abitante tornerà?
Cerreto di Spoleto, invece, municipio, sede dell'Ecomuseo della dorsale appenninica umbra e del CEDRAV (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina), ha avuto un destino più felice. Intorno alla bella ed ampia piazza centrale troviamo eleganti palazzi gentilizi del '500, la chiesa di S.M. Annunziata, il monumento a Giovanni Pontano, umanista, poeta, politico e scrittore che nacque qui nel 1429, oltre a negozi che offrono i prodotti tipici della zona. Più in basso l'ex Monastero di San Giacomo, sede del CEDRAV, e poi il complesso di San Nicola, appena restaurato, dove è posizionata l'antenna dei “ciarlatani,” (che significa propriamente, cerretano, di Cerreto,), in origine venditori di indulgenze, conosciuti poi in tutta Europa per la loro arte di imbrogliare. Nel '600, il secolo d'oro dei Paesi Bassi, uno dei soggetti più amati della pittura olandese era proprio il ciarlatano.
Partenza da Perugia Pian di Massiano lato minimetrò ore 7.30
Percorso in autobus: Perugia-Foligno-Spoleto-Valnerina-Pontechiusita-Mevale
Percorso a piedi:
La camminata inizia a Mevale (755 m), dove visitiamo l'antica Pieve di S. Maria sotto la guida del nostro amico Agostino Lucidi del CEDRAV.
Da lì saliamo liberamente per prati e campi, (la vecchia mulattiera non è più praticabile) fino a quota 837 m , dove prendiamo la sterrata che ci porta in cresta. Il panorama, man mano che saliamo, spazia dai monti del Sellanese e la valle del Vigi, alla Val Castoriana, con sullo sfondo l'inconfondibile profilo della catena dei Monti Sibillini. Giungeremo alla chiesetta della Madonna del Monte (1053 m ), in splendida posizione dominante e panoramica, per l'ora di pranzo.
Dopo ancora una brevissima salita fino a quota 1110 m, scenderemo, sempre su comoda carrareccia, fra boschi e suggestivi scorci sulla valle del Vigi (Postignano) verso le poche case della località Fergino (799 m ), dove all'improvviso si apre la stretta e profonda valle del Nera. Un altra ora di cammino, sempre in discesa, ed eccoci a Cerreto di Spoleto (557 m), in posizione strategica alla confluenza del Nera e del Vigi, dove ci aspetta di nuovo Agostino, per un giro nel famoso paese dei ciarlatani.
Difficoltà: il percorso non presenta particolari difficoltà, sviluppandosi su comode sterrate, ad eccezione del primo tratto in salita libera (ca mezz'ora) per prati e campi. Dislivello in salita: ca 350 m, in discesa ca 550 m , lunghezza ca 16 km ; 5 ore di cammino escluse le soste.
Interesse: paesaggistico, storico artistico
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, k-way e ricambio da lasciare in autobus.
Pranzo: al sacco.
Ritorno a Perugia: previsto intorno alle ore 19.30.
Costi: € 12/15 per l' autobus in base al numero dei partecipanti;
Un eventuale annullamento per maltempo, numero insufficiente di partecipanti o qualsiasi altra causa, verrà comunicato per email entro sabato 26 aprile a tutti i soci, quindi gli iscritti all'escursione sono pregati di controllare fra venerdì 25 e sabato 26 aprile la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l'escursione risulta confermata e si svolgerà regolarmente come dal presente programma.