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Sabato 1° e domenica 2 giugno 2013 PARCO NAZIONALE MONTI SIBILLINI Grande Anello 4° tappa

associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG) email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it

Sabato 1° e domenica 2 giugno 2013

PARCO NAZIONALE MONTI SIBILLINI

Grande Anello 4° tappa

Da Colle Le Cese a Macereto

Insieme agli amici della sez. C.A.I. di Perugia

Partenza: alle ore 7.30 precise da Perugia, Pian di Massiano - parcheggio Minimetrò lato deposito Sulga e Questura

Percorso in autobus: Perugia –Norcia- Colle le Cese (Ascoli)

Escursione: Eccoci all’ultima tappa che ci permette chiudere l’anello dei ”nostri Sibillini”. Due giorni a piedi nel parco, per scoprire gli ambienti naturali, la molteplicità di paesaggi e l’inestimabile patrimonio storico-culturale di questo territorio.

Passo dopo passo si attraversano ambienti straordinari e le forme del paesaggio che cambiano come per incanto; Lungo il cammino si incontrano piccoli borghi e casali di pastori testimoni della storia passata.

Sabato 01 giugno 2013

Da Colle le Cese a Campi

Dal rifugio di Colle le Cese (mt.1485) imbocchiamo un sentiero che risale il versante sud del monte Cappelletta.

La dorsale montuosa che percorriamo domina ad est i Piani di Castelluccio e ad ovest più in basso il Piano di santa Scolastica. Nella tarda primavera i campi coltivati si accendono di spettacolari fioriture di senape selvatica, papaveri, fiordalisi e lupinella. Lo sguardo si perde nella vastità del Pian Grande con sullo sfondo delle creste affilate del Redentore il paese di Castelluccio.

Superato un valico rimaniamo alti sul rifugio Perugia, e continuiamo aggirando il monte Ventosola e la Cima del monte Vetica. Il valico di Forca di Giuda a mt. 1794 rappresenta la quota massima dell’intero anello posto in un’insellatura che divide il monte delle Rose dal monte Patino, la cui cima è raggiungibile in poco tempo. Il panorama si apre sulla valle del Campiano, già nel IX secolo identificata come Val Castoriana, dove si trova in un contesto naturalistico ambientale di gran pregio l’abbazia di San Eutizio, sorta accanto alle grotte di un antico eremitaggio nel 470.

Traversati alcuni fossi, ci si abbassa per entrare in una macchia passando per una fonte abbeveratoio. Raggiunta la sella erbosa (mt 1500) un sentierino scende a svolte sul vasto pendio breccioso (costa Cognola) dirigendosi sulla destra ai margini del bosco in ripida discesa fino al fondo della valle delle Grotte. Lungo il fondovalle, si raggiunge la fraz. di Capo del Colle dove si trovano i ruderi di Castelfranco, rocca costruita nel 1370 dopo la distruzione di quella di Ancarano a protezione del territorio nursino.

Si giunge quindi nel suggestivo borgo medioevale di Campi Vecchio (875 mt) in cui è situata la chiesa di S. Andrea che conserva pregevoli altari lignei.

Purtroppo il rifugio di Campi è chiuso, quindi scesi sulla strada principale, con l’autobus arriveremo a Preci dove dormiremo presso le strutture del camping Il Collaccio.

Dislivello in salita:449 mt circa e 1089 mt in discesa, per circa 20 km che percorreremo in circa 6.30 ore di cammino, soste escluse.
Cena e pernottamento: Chalet in legno e case mobili da quattro posti letto con servizi, cena presso il ristorante della struttura con ottime cibarie del territorio.

Domenica 02 giugno 2013

Da Campi al Santuario di Macereto

Il pullman ci riporterà a Campi, dove il nostro itinerario riprende per sentiero fino al fondo della val Majore, dove si trovano i resti della chiesa della Madonna del condotto. Si risale a svolte fino alla sella tra il monte Macchialunga ed il Monticello e ci si abbassa per imboccare la pista che entra nel bosco e che riguadagna quota fino ai 1200 metri del valico tra il monte Lungo ed il Macchialunga. Si entra tra pascoli e campetti coltivati nella conca dei casali dell’Acquaro. Alcune costruzioni sono ancora utilizzati come ricovero per le attività di pastorizia e coltivazioni di lenticchie e foraggio. Da notare in direzione est, l’imponente cima solitaria del Cardosa, che con i suoi 1818 metri di altezza si erge al cospetto della dorsale principale dei Sibillini. Si scende quindi nella boscosa valle di Visso stretta tra le propaggini del monte Moricone e del Cavolese.

La valle nel passato era un’importante via di comunicazione tra Visso e Norcia.

Camminiamo nel bosco misto composto da faggio, carpini nero, orniello, roverella ed acero che col passare delle stagioni assume colorazioni sempre diverse.

La piccola frazione di Borgo san Giovanni ci preannuncia che siamo arrivati a Visso.

Di origini antichissime, legata alla transumanza, Visso è sempre stato punto di passaggio ed incontro per i pastori che transitavano tra la Maremma romana e l’Appennino. Dopo aver attraversato l’inalterato centro storico caratterizzato da un impronta prettamente medievale si esce dalla cittadina da porta Ussitana. Lungo questa parte del percorso transitava l’antica “via di Macereta et Laureta” un tempo percorsa da migliaia di pellegrini provenienti dal regno di Napoli per recarsi al santuario di Loreto attraverso la val di Chienti.

Continuando a salire si aprono ora vasti panorami sul monte Rotondo e le cime rocciose del monte Bove, con la valle dell’Ussita.

Dalla sella in prossimità del colle Morelle ci si affaccia all’improvviso sugli ampi pascoli dei piani di Macereto al cui centro si erge, isolato e maestoso, il bianco edificio del santuario omonimo fondato nel XVI secolo. Al suo interno un oratorio trecentesco e l’edicola costruita intorno alla statua lignea della Vergine (sostituita da una copia, l’originale è conservata al museo di Visso).

In un luogo così “speciale” termina il nostro peregrinare sui “monti azzurri” di leopardiana memoria.

Dislivello: in salita 900 mt circa e 750 mt in discesa, per circa 16 km che percorreremo in 6 ore di cammino, soste escluse.

Arrivo a Perugia previsto per le ore 19.00.

Difficoltà: medio-impegnativo. Le escursioni richiedono un buon allenamento, considerando che si cammina per due giorni consecutivi con lunghezze e dislivelli considerevoli.   

Interesse:   naturalistico, paesaggistico, storico.  

Abbigliamento: da escursionismo, scarponi, bastoncini, copricapo, giacca antipioggia e ricambio obbligatori.

N.B. In autobus lasciare l’occorrente per la notte e per l’igiene personale ed un eventuale cambio per il giorno successivo. La biancheria da bagno e le lenzuola sono fornite dalla struttura. 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
individuale per n° max 32 iscritti è di € 75/90 in base al nr. dei partecipanti  

La quota comprende:

- viaggio in autobus per il giorno di sabato e per il rientro di domenica
- sistemazione in campeggio in chalet in legno e case mobili da 4 posti letto (letti matrimoniali ed a castello) con servizi
- trattamento di mezza pensione con bevande;

La quota non comprende: 
- tutti i pranzi (possibilità di acquisto presso il campeggio per il pranzo al sacco di domenica)

- quanto non previsto alla voce "la quota non comprende".  

L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale per l’anno in corso.

Organizzatori:  Gian Piero Zurli  Claudio Castellini  Carlo Arconi