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Domenica 11 giugno 1989 UMBRIA Monte Motette

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Domenica 11 giugno 1989

UMBRIA

Monte Motette

in collaborazione con la SEZIONE C.A.I. di PERUGIA

Il fatto che l'escursione venga organizzata dalla Associazione Natura Avventura in collaborazione con il CAI di Perugia, non deve spaventare nessuno; al contrario deve essere di incitamento alla partecipazione, perchè è significativo che due Associazioni "ecologistiche" trovino convergenze comuni. Entrambe, infatti, amano la natura ed entrambe si prefiggono l'obiettivo della sua salvaguardia attraverso una migliore conoscenza, anche se con strumenti e metodologie di approccio diversi.

L'Umbria, regione interna dell'Italia, non ha il mare ma è attraversata dalla dorsale appenninica, e anche se non presenta le cime più alte, ha le montagne più significative: per antropizzazione, per cultura, per natura geologica. Raramente le vette superano i 1500 metri di altezza sul mare; questo comporta che non siano le più adatte per escursioni estive, anche se sono le più ricche di vegetazione, di "habitat" e di storia umana. L'escursione proposta ha l'obiettivo di far conoscere un ambiente sufficientemente incontaminato anche se è alterato dalla secolare lotta dell'uomo con la natura aspra e selvaggia dei luoghi. Pertanto la riuscita dell'escursione molto dipenderà dal tempo: se farà caldo sarà caldo intenso nel salire, se pioverà ci bagneremo come pulcini. Stare nella natura significa accettare ciò che essa dispone che sia.

Il Monte Motette è un monte significativo della catena degli appennini umbro-marchigiani, situato nel versante Umbro dal punto di vista amministrativo e rappresenta il collegamento orogenetico tra il Monte Catria ed il monte Cucco. Non si ha però un continuum, in quanto il fiume Sentino taglia gli Appennini, creando un dislivello di circa 1000 metri. Oggi il Motette è rimasto "protetto" dalla presenza dei due maggiorenti ed in qualche modo si è salvato dalla <<valorizzazione» turistica. Nel contempo, dalla cima del monte si gode uno dei migliori panorami appenninici umbro-marchigiani, mentre la Valle delle Prigioni è una delle più belle ed interessanti tra le sue pari.

Dopo aver attraversato - in autobus - le località di Scheggia e Isola Fossara, dopo essere deviati per Perticano, si ascende a Pascelupo, a 500 metri d'altezza, dove inizierà il nostro cammino. Sarà meglio avere ai piedi delle scarpe da montagna, ma delle buone scarpe da ginnastica sono sufficienti, purché siano di suola dura. Oltre al pranzo, è bene avere un po' di cioccolata e portare una adeguata provvista d'acqua. Arrivati al vicino Coldipeccio (600 a.), inizia la salita, ed è bene dire subito che sarà lunghina ed impegnativa. Aggravata dal calore di un suolo arido, occorre infatti superare i 700 metri di dislivello che ci separano dalla vetta, situata a 1331 m., attraversando, tra l'altro, piccoli ma significativi boschi di faggi e di querce e le mandrie di mucche che ci osserveranno indifferenti. La conquista della cima darà una soddisfazione notevole e ripagherà della fatica provata. In cima è previsto il pranzo, allietato (oltreché dalla compagnia) dalla vista dei fiori e dei funghi, i quali (dato il periodo) orneranno il dintorno, e rapiti da un panorama stupendo. Da li inizierà il lungo cammino della discesa. A Pian di Rolle troveremo una buona sorgente d'acqua, e dopo esserci rifocillati, ci immergeremo nel verde intenso della profonda Valle delle Prigioni. Il fosso di Beto e quello del Cupo hanno inciso il carbonato di calcio puro delle rocce ed hanno creato una valle veramente superba, in orridi maestosi ornati da un bosco rigoglioso, pieno di fiori. Vi ricorderete tutti, a quella vista, del buon detto che "chi ama la montagna le lascia i suoi fiori"??.

-     Partenza alle ore 8 da Piazzale Europa, ritorno alle ore 17 (se non si decide di rifocillarci !)

-     Percorso:Km. 11

-     Fonti d'acqua: 1, a metà percorso, ma dopo il pranzo

QUOTA: L. 15.000-20.000 in base al numero di partecipai (minimo 20).

Organizzatori:  Gi(ov)anni Sommei  Massimo Cucinelli  Marcello Catanelli