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da domenica 30 giugno a venerdì 5 luglio 2024 MONTAGNA D'ESTATE VALLI OCCITANE PIEMONTESI AL COSPETTO DEL MONVISO

associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG) email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it

da domenica 30 giugno a venerdì 5 luglio 2024

MONTAGNA D'ESTATE

VALLI OCCITANE PIEMONTESI AL COSPETTO DEL MONVISO

Le Valli Occitane Piemontesi sono un grande territorio, compreso tra la provincia di Torino e la Liguria, dove ancora oggi vengono parlate antiche lingue locali, riferibili alla lingua occitana, una delle più antiche parlate d’Europa.

Si tratta di un’area ricchissima di testimonianze storiche, cultura e tradizioni, che caratterizzano in modo unico ogni singola vallata, offrendo una grandissima varietà di specificità locali, eccellenze culinarie e gastronomiche e attrazioni turistiche tra paesaggi mozzafiato, borghi e meraviglie naturali.

La vetta del Monviso (3841 m), come le sorgenti del Po, il bosco dell’Alevé e numerosi altri ambienti straordinari, ricadono entro i confini del Parco del Monviso, grande area protetta, istituita nel 2016, gestita dall’Ente di gestione delle aree protette a cui fanno capo anche altre otto Riserve naturali regionali e sette siti della Rete Natura 2000.

Soggiorneremo in albergo in località Sampeyre (Cuneo), piccolo abitato posto a quasi 1000 mt di quota in Val Varaita nelle Alpi Cozie, dove ogni cinque anni (ultima nel 2023) si tiene una festa arcaica, la Baìo.

Da qui ci sposteremo per immergersi nella natura della vicina valle del Po, sotto il Monviso e nella suggestiva Valle Maira, la più selvatica, la più magica delle valli occitane.

Vi proponiamo ogni giorno due itinerari che si differenziano solo per l’impegno, la bellezza dei luoghi attraversati è immutata.

Nelle escursioni saremo accompagnati dalle guide escursionistiche del luogo.

..c’è un punto lontano

sull’ultimo orizzonte

dove il cielo e la terra s’incontrano.

Si giunge a quel punto lontano?

è illusione, speranza, destino?

Quel che conta è di porsi in cammino…”

Piero Raina (nato nel 1921, morto nel 2009) poeta di Elva

PROGRAMMA

DOMENICA 30 GIUGNO: PERUGIA – SALUZZO - SAMPEYRE
partenza con auto proprie la mattina, viaggio autonomo, arrivo a Saluzzo , dopo circa 6 ore di viaggio (soste escluse), visita guidata del centro storico, al termine partenza per Sampeyre in Val Varaita.
Cena in albergo, pernottamento

LUNEDI' 1 LUGLIO - VAL VARAITA: IL BOSCO DELL'ALEVÉ

Le due escursioni ci permetteranno di scoprire il magnifico bosco dell’Alevè, una foresta di pino cembro in purezza, la più estesa delle alpi. Un bosco antichissimo: i cimbri sono conifere che durante le glaciazioni del Quaternario hanno messo radici sulle Alpi; molti alberi contano più di 400 primavere ma non raggiungono dimensioni colossali, il cembro cresce regale, lento, senza fretta.

Dal 1949 la foresta dell’Alevé è iscritta nel Libro nazionale dei boschi da seme ed oggi il bosco è in fase d’espansione a quote maggiori verso est ma, a causa del riscaldamento climatico, forse non ci sarà più posto per i cimbri alle nostre latitudini. L’albero più amabile delle Alpi ha le valigie pronte e i giorni contati.

Itinerario gruppo Gian Piero: Anello dal rifugio Alevè, rifugio Grongios Martres, Lac Sec, Rifugio Bagnour, Pian Meyer

Dal Rifugio Alevè (1614 mt), si sale decisamente fra la vegetazione, fino a raggiungere il bellissimo Rifugio Grongios Martre (1745 m). Si continua a salire giungendo ad un gruppo di baite in rovina, le Grange Peiro Grongetto (1857 m), a pochi passi, una bella e grande cornice di tronchi di legno sapientemente posizionata inquadra il Pelvo d'Elva che da qui è ammirabile in tutta la sua imponenza.

Continuiamo a salire nel bosco fino ad incrociare il sentiero per Alboin, da qui si giunge in breve al Lac Sec (1897 m).

Il nostro itinerario continua seguendo sempre le indicazioni per il rifugio Bagnour (2017 mt) e l'omonimo laghetto, sulla spianata all'inizio del Vallone dei Duc.
Nei pressi dell’imbocco del Vallone dei Duc, si può ammirare un grande cembro monumentale di circa seicento anni di età. Si continua con modesti saliscendi nel fitto bosco fino a sbucare nella radura di Pian Meyer (2126mt), da qui in discesa fino alle Grange Gheit nel vallone di Vallanta.

Superato il torrente omonimo si giunge all’abitato di Castello e in breve al rifugio Alevè.

Al termine dell’escursione, rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

Difficoltà classificazione E (escursionistica)

Dislivelloin salita e discesa circa 700 m

Lunghezza: circa 14 km

Tempo di percorrenza:  circa 5 ore soste escluse

Quota massima : 2126 m

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse:  naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Itinerario gruppo Fabrizio: Anello dal rifugio Alevè, rifugio Grongios Martres, Rifugio Bagnour, Lac Sec

Il Bosco dell’Alevé ospita la più grande distesa di pini cembri dell’arco alpino, su una superficie di 820 ettari che si estende tra i 1600 e 2500 metri di quota, in una zona compresa tra i comuni di Casteldelfino, Pontechianale e Sampeyre, esattamente sulle pendici meridionali del Monviso.

Dal Rifugio Alevè (1614 mt), si sale decisamente fra la vegetazione, fino a raggiungere il bellissimo Rifugio Grongios Martre (1745 m). Si continua a salire giungendo ad un gruppo di baite in rovina, le Grange Peiro Grongetto (1857 m), a pochi passi, una bella e grande cornice di tronchi di legno sapientemente posizionata inquadra il Pelvo d'Elva che da qui è ammirabile in tutta la sua imponenza.

Si riprende a salire nel bosco fino a raggiungere il rifugio Bagnour (2.019 m) e l'omonimo laghetto (2017 m), sulla spianata all'inizio del Vallone dei Duc.
Su terreno sassoso e invaso dalle radici dei cembri che caratterizzano l'ambiente, si arriva al piccolo ma meraviglioso specchio d'acqua del Lac Sec (1897).

Da qui seguendo un lungo e panoramico tratto a mezza costa, ci regala visuali sul Pelvo d'Elva e su tratti di pietraie circondate dai pini cembri. La via dapprima è pressoché pianeggiante, poi risale dolcemente quindi spiana nuovamente fino a raggiungere, in corrispondenza delle Grange Peiro Grongetto (1857 m), il sentiero per il rifugio Bagnour percorso all'andata. Lo si prende a sinistra, in discesa verso Castello, che in breve ci riporta al rifugio Alevè.
Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

Difficoltà classificazione E (escursionistica)

Dislivello: in salita e discesa circa 450 m

Lunghezza: circa 6 km

Tempo di percorrenza:  circa 3 ore soste escluse

Quota massima :  m 2019

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse:  naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Le lac Sec
 

 MARTEDI' 2 LUGLIO: VAL VARAITA SUL CONFINE FRANCESE - LAGHI DI CHIANALE E PIC DE CARAMANTRAN  

Dopo Casteldelfino la valle Varaita si biforca: a sinistra si va verso Sant’Anna di Bellino, a destra verso il colle dell’Agnello, valico automobilistico d’alta quota molto conosciuto, una terra di passaggio dei commerci con la Francia, come testimonia l’uso ancora oggi dell’antica lingua d’oc. Un mitico passo alpino, croce e delizia dei ciclisti che emulano le gesta dei grandi eroi sulle due ruote.

Itinerario gruppo Gian Piero : Chianale, Lago Bleu, Laghi Bes

L’escursione parte da Chianale, un incantevole borgo alpino in pietra, uno dei borghi più belli d’Italia, a ovest del quale si apre un vastissimo altopiano cosparso di splendidi laghi alpini che con il riflesso del sole sembrano gemme incastonate tra i pascoli e le rocce.

L’escursione tra le più amate dell’alta valle Varaita, risale lungo il vallone dell’Antolina, attraversando un fitto lariceto. Usciti dal bosco la salita si fà più ripida, con una lunga serie di strette svolte su un assolato pendio. Ai piedi delle prime balze rocciose si raggiunge il poggio sul quale si trovano le Grange Antolina (2302 m) in parte dirute.

Continuando sul sentiero principale si prosegue superando un dosso e arrivando in breve a Lago Bleu a quota 2533 m.
Il sentiero prosegue poi verso nord/ovest ed entra nel Vallone Biancetta. A quota 2565m si lascia la diramazione per il Colle Biancetta sulla destra e si prosegue sul sentiero principale aggirando un contrafforte roccioso. Si lascia in basso a sinistra il Lago Longet per arrivare sul ripiano che ospita i poco profondi Laghi Bes a quota 2649 m. ed il bivacco Olivero, con grandiosa vista sul Monviso.

Si rientra per lo stesso itinerario dell’andata.

Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

   

Difficoltà classificazione E (escursionistica)

Dislivello: in salita e discesa circa 960 mt

Lunghezza: circa 17 km

Tempo di percorrenza:  circa 6 ore soste escluse

Quota massima : 2649 m

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse: storico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Itinerario gruppo Fabrizio: Parc Natural Regional de Queyras Pic de Caramantran o monte Pelvo (3021 m)

Vi proponiamo un’escursione in alta quota, partendo dal lato francese del colle dell’Agnello, il famoso Queyras, che ci porterà a raggiungere una cima di più di 3000 m di quota, che riserva panorami mozzafiato sul Monviso e sulle montagne più iconiche di questo territorio.

Il Pic de Caramantran, denominato anche il Pelvo, e la Punta dell'Alp, situati sullo spartiacque che separa la Valle Varaita dalla regione francese del Queyras, sono due "tremila" facili da raggiungere senza particolari difficoltà alpinistiche nè molto dislivello, pur rappresentando un ottimo punto panoramico sia sul versante francese che su quello italiano.

Dal Passo dell’agnello si scende sul versante francese fino al Refuge du Col de L’Agnel (2581m), si prosegue su sentiero fino al Col de Chamoussière, ora in salita fino al Pic de Caramantran (3021m). Per proseguire verso la Punta dell'Alp è consigliabile, anzichè la cresta, scendere di quota verso destra e attraversare più facilmente la pietraia seguendo una labile traccia che porta in cima alla Punta dell'Alp (3031m.). Notevole la vista a 360° su tante cime in Italia e nel Queyras.

Nel complesso una piacevole escursione in un magnifico scenario. Si rientra per lo stesso itinerario dell’andata.

Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

Difficoltà classificazione E (escursionistica)

Dislivelloin salita e discesa circa 450 mt

Lunghezza: circa 7 km

Tempo di percorrenza:  circa 4 ore soste escluse

Quota massima :  m 3031

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse: storico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

MERCOLEDI' 3 LUGLIO: VAL MAIRA - ELVA, "A spas per lou viol".

Oggi unico itinerario per i due gruppi, percorreremo un tranquillo giro ad anello che permette con un piccolo dislivello di andare a “spasso per i viottoli” che altro non sono che gli antichi sentieri di Elva, un borgo silenzioso a circa 1600 metri. Si parte dal municipio di Serre, dove visiteremo la chiesa parrocchiale con il celebre ciclo di affreschi, realizzato tra il XV e il XVI secolo, dal pittore fiammingo Hans Clemer, detto anche il “Maestro d’Elva”, artista attivo alla corte del Marchese di Saluzzo e il Museo dei Pels, memoria del mestiere unico nato sui monti della Valle Maira, quello dei Pelassiers, i raccoglitori di capelli. Si prende la strada per il Colle San Giovanni (1869 m) e l’omonima chiesetta, passando per la borgata Mattalia. Con una breve deviazione raggiungeremo anche la Frema Cuncunà, suggestivo punto panoramico sulle cime circostanti, la più famosa e fotografata lastra di pietra della valle, un’enorme scaglia che si protende nel vuoto. Si prosegue dritti per sbucare sul Colle delle Cavalline, percorrendo una sterrata a destra del rifugio escursionistico, attraverso un boschetto di larici si raggiunge la Borgata Martini (1743 m), da dove poi si prenderà un tratto di strada asfaltata per tornare a Borgata Serre.
Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

Difficoltà :  classificazione E (escursionistica)

Dislivello : in salita e discesa circa 400 mt

Lunghezza: circa 8 km

Tempo di percorrenza:  circa 3 ore soste escluse

Quota massima : 1825 m

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse: storico artistico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

GIOVEDI' 4 LUGLIO: VALLE PO dal Pian del Re

    

Oltre a rappresentare il punto di partenza per numerose escursioni, Pian del Re, pianoro a 2.020 m cuore del Parco del Monviso ospita le Sorgenti del Po, il fiume più lungo d'Italia che sgorga convenzionalmente da una roccia ben segnalata.

Sul confine tra il Piemonte e la Francia si alza una delle montagne più imponenti delle Alpi: il Monviso, il grande protagonista di questa giornata, sempre lì vicino a vegliare sulla sua valle. Raggiunge i 3841 metri di quota, domina la pianura del Piemonte e chiude a sud-ovest l’orizzonte di Torino. "Mons Vesulus" per gli antichi romani (così lo definiva Virgilio per la sua 'visibilità'), il Monte Viso è stato per secoli ritenuto la vetta più elevata dell'intero arco alpino, citato da scrittori e poeti d'ogni epoca, da Plinio il Vecchio a Dante.

Anche oggi due proposte con partenza dal Pian del Re, un gruppo arriverà fino al rifugio Quintino Sella, l’altro proseguirà fino alla cima del Viso Mozzo.

Itinerario gruppo Gian Piero: Pian del Re - rifugio Quintino Sella – Cima Viso Mozzo

Si parte dal Pian del Re (2020 m), attraversando le sorgenti del Po, e si salirà in direzione rifugio Quintino Sella, costeggiando dei bellissimi laghetti alpini.

Seguendo il comodo sentiero guadagniamo quota raggiungendo senza difficoltà il lago Fiorenza di origine glaciale (2113 m), le cui acque sono lo specchio naturale del Monviso e del Visolotto che solo qui riflettono le loro maestose sagome. L’ampia mulattiera sale a scavalcare una sella (2220 m) e poi scende verso il Lago Chiaretto (2271 m), una perla dal singolare ed unico colore turchese incastonata ai piedi delle montagne. Si continua in salita con delle rampe faticose, passando ai piedi della Rocca Trunè e si prosegue in una lunga valle detritica, sempre in vista dello spettacolare versante orientale del Monviso.

Dopo lunghi zig zag tra grandi massi erratici, si raggiunge il Colle di Viso (2650 m), dove possiamo godere di una splendida vista del Monviso che si specchia nel Lago Grande di Viso e possiamo anche scorgere il Rifugio Quintino Sella (2640 m) che raggiungeremo in breve. Accanto all’edificio è una cappella dedicata a San Bernardo da Mentone, il patrono degli alpinisti. Il sentiero per la cima del Viso Mozzo (3019 m) non presenta alcuna difficoltà, ma il percorso si sviluppa interamente su pietraia, la fatica sarà ripagata da una vista privilegiata di gran parte della catena del Monviso e da qui la distanza ravvicinata al Re di pietra è unica. Si rientra per lo stesso itinerario dell’andata.

Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

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Difficoltà :  classificazione EE (escursionisti esperti)

Dislivello : in salita e discesa circa 1050 mt

Lunghezza: circa 16 km

Tempo di percorrenza:  circa 6 ore soste escluse

Quota massima3015 m

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti

Interesse: storico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

Itinerario gruppo Fabrizio: Pian del Re - rifugio Quintino Sella

Si parte dal Pian del Re (2020 m), attraversando le sorgenti del Po, e si salirà in direzione rifugio Quintino Sella, costeggiando dei bellissimi laghetti alpini.

Seguendo il comodo sentiero guadagniamo quota raggiungendo senza difficoltà il lago Fiorenza di origine glaciale (2113 m), le cui acque sono lo specchio naturale del Monviso e del Visolotto che solo qui riflettono le loro maestose sagome.
L’ampia mulattiera sale a scavalcare una sella (2220 m) e poi scende verso il Lago Chiaretto (2271 m), una perla dal singolare ed unico colore turchese incastonata ai piedi delle montagne. Si continua in salita con delle rampe faticose, passando ai piedi della Rocca Trunè e si prosegue in una lunga valle detritica, sempre in vista dello spettacolare versante orientale del Monviso.
Dopo lunghi zig zag tra grandi massi erratici, si raggiunge il Colle di Viso (2650 m), dove possiamo godere di una splendida vista del Monviso che si specchia nel Lago Grande di Viso e possiamo anche scorgere il Rifugio Quintino Sella (2640 m) che raggiungeremo in breve. Accanto all’edificio è una cappella dedicata a San Bernardo da Mentone, il patrono degli alpinisti.

Si rientra per lo stesso itinerario dell’andata.

Al termine dell’escursione rientro in albergo a Sampeyre per cena e pernottamento.

     

Difficoltà classificazione EE (escursionisti esperti)

Dislivelloin salita e discesa circa 620 mt

Lunghezza: circa 12 km

Tempo di percorrenza:  circa 5 ore soste escluse

Quota massima : 2640 m

Pranzo: al sacco a cura dei  partecipanti o presso il rifugio Quintino Sella

Interesse: storico - naturalistico

Abbigliamento: Obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, bastoncini consigliati, giacca a vento e quant'altro utile per eventuali variazioni meteorologiche.

 

VENERDI' 5 LUGLIO: Sampeyre / Perugia

Prima colazione in albergo, viaggio di ritorno a Perugia.

Mezzo di trasporto:  auto proprie
Organizzatori:  Gian Piero Zurli  Fabrizio Pottini  
Interesse:  naturalistico culturale
Quota di partecipazione individuale

MINIMO di 25 partecipanti = € 490
MINIMO di 30 partecipanti = € 475

MINIMO di 35 partecipanti = € 465

L’albergo potrebbe mettere a disposizione 2 camere singole con un supplemento di euro 60,00, che verranno assegnate in base all’ ordine di ricevimento della mail di prenotazione.

La quota comprende:

- 5 pernottamenti in albergo ctg. 3 stelle standard a Sampeyre in camere con servizi privati

- 5 prime colazioni

- 4 cene in albergo comprensive di ½ di acqua a pasto + ¼ di vino della casa a pasto

- 1 cena tipica in albergo
- 4 escursioni guidate con 2 guide escursionistiche
- la visita guidata di Saluzzo per circa 2 / 3 ore
- assicurazione medica
- assicurazione annullamento

La quota non comprende:
- il viaggio ( con mezzi propri )
- tutti i pranzi
- la tassa di soggiorno

-eventuali ingressi a musei o altri luoghi dove è previsto un costo

- quanto non incluso alla voce la quota comprende

L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.