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Sellano, la valle del Vigi e il ponte tibetano che conduce al borgo di Montesanto
Non vi preoccupate, non vi chiediamo di fare i temerari: non vi portiamo su questo ponte tibetano, sospeso nel vuoto a 175 m di altezza, collegamento "veloce" fra Sellano e Montesanto, due borghi dirimpettai separati dalla profonda valle del fiume Vigi. Inaugurato il 23 marzo 2024, è percorribile in ca 30 minuti, superando 1023 scalini in salita (68 m), per una lunghezza di 517 metri. Noi, coi piedi per terra, seguiremo l'antica mulattiera, anche se ci metteremo un po' di più.
Ponte si, ponte no: per giudicare bisgona averlo visto e conoscere il contesto, ed è quello che faremo: una immersione nella storia e nella natura, ricca di acqua, torrenti e cascatelle, risorse di un territorio che cerca un nuovo futuro dopo un lungo periodo di emergenza e rischio di abbandono.
Montesanto panorama
Una delle perle della zona è senz'altro Montesanto, castello di poggio a strapiombo sul fiume Vigi che ha conosciuto il suo periodo di massimo splendore nel XVI e XVII secolo, quando era comune autonomo e faceva parte dello Stato Pontificio. Contava 300 fuochi ed era abitato da nobili e una ricca borghesia dedita ai commerci, alle scienze e alla vita ecclesiastica. Su tutte si distinguevano le famiglie Collicola e Montioni, che hanno lasciato le loro tracce anche a Spoleto e Roma: basti pensare al Palazzo Collicola, sede della Galleria d'Arte moderna a Spoleto, e la Capella Montioni nella chiesa di Santa Maria di Montesanto a Roma.
Campanile trecentesco; stemma di Montesanto; pozzo davanti all'ingresso del palazzetto della comunità; edicola della Madonna della Porta
Fulcro del borgo, che si estende in forma allungata sul crinale di un colle, è la piazza centrale dove si affacciano il palazzetto della comunità, ora Centro studi per la scienza, una struttura multifunzionale ben attrezzata, e la pieve di Santa Maria, purtroppo in fase di restauro e non agibile. Fu eretta nel XIII secolo in concomitanza della fondazione del borgo, ed ampliata 1574, ospitando ben 13 altari e numerosissime opere d'arte di grande valore, ora tutte in mostra presso il Museo Diocesano e il Museo del Ducato di Spoleto.
Una curiosità: scolpita in una pietra sotto il portico del Palazzetto della comunità si trova la più antica buca delle lettere d'Italia, con iscrizione:
QUI SI METTONO LE LETTERE DE LA POSTA 1632. A Borgo Cerreto c'è un'altra casetta per la raccolta della posta, datata 1633.
Torniamo in questa zona dopo 25 anni: fu nel 1999, sotto la guida di Rita Bacoccoli, che facemmo una escursione molto simile a quella che vi proponiamo oggi. In quel periodo Montesanto era particolarmente sofferente a causa delle devastazioni del terremoto del 1997. Ora avremo il piacere di apprezzare un borgo a cui si cerca di dare una vita nuova tramite un recupero intelligente e sostenibile. Almeno così sembra.....
Area picnic (a destra in alto Sellano e il ponte) e Lago di Vigi, punto di partenza e arrivo,
Parcheggiate le macchine presso l'ampia area verde (511 m) fra il Lago di Vigi e il laghetto di pesca sportiva Loch Ness, prendiamo una antica mulattiera che in forte salita e con numerosi tornanti ci conduce a Montesanto (743). Il panorama sulla valle del Vigi e Sellano (compreso il ponte) è talmente bello che ci fa dimenticare ogni fatica. Dopo aver costeggiato un tratto della possente cinta muraria entriamo nel borgo nei pressi dell'Edicola della Madonna della Porta, dove una bella immagine (miracolosa) della Madonna con Bambino, della fine '300, ci da il benvenuto.
Dipinti della Edicola della Madonna della Porta
Visitiamo il paese, di forma allungata, seguendo la strada principale: dai giardini del Belvedere alla piazza centrale dove si affacciano il Palazzetto della comunità e la Pieve di Santa Maria, con la sua torre campanaria trecentesca. Proseguiamo in direzione dei ruderi del vecchio castello, e fra case restaurate, giardini e orti, usciamo dal paese. Al trivio (767 m) prendiamo la mulattiera di mezzo, tralasciando a sinistra il sentiero che ridiscende verso la valle delle Rote e a destra la sterrata principale. Saliamo costeggiando il monte delle Rote a sinistra fino ad arrivare ad un tratto pianeggiante. Poco dopo lasciamo la mulattiera per prendere a sin un sentiero che scende nella valle fra il monte Dogolo (a dx) e il monte delle Rote (a sin) , raggiungendo la strada asfaltata che conduce a Setri (801 m). Poco oltre il paese prendiamo a sin un bellissimo sentiero in discesa che in mezzo al bosco costeggia il torrente delle Rote. In questo ambiente incontaminato, vicino all'acqua, faremo la pausa pranzo.
sentiero lungo il torrente Le Rote
Proseguiamo fino all'incrocio con un sentiero più marcato, che verso destra riporta all'area picnic dove abbiamo lasciato le macchine. Voltiamo invece verso sinistra, facendo una deviazione AR per visitare la zona delle cascatelle. Per vedere le cascate più belle bisogna attraversare un guado. Chi non se la sente si può fermare, aspettando il ritorno del gruppo.
Cascatelle delle Rote
Tormiamo all'incrocio precedente, scendendo fino alla confluenza con il Vigi, per poi raggiungere per comoda sterrata il laghetto di pesca sportiva, l'antico mulino ad acqua, ora ristorante, e quindi l'area picnic, il nostro punto di partenza ed arrivo.
Concludiamo la giornata in allegria con una merenda a base di prodotti fatti in casa.
Abbigliamento: scarponi alti alla caviglia, giacca a vento/k-way, abbigiamento "a cipolla", adatta alla stagione, copricapo, ricambio da lasciare in macchina
Sono consigliati i bastoncini per alcuni brevi tratti in forte discesa, per il guado e la zona delle cascatelle (deviazione facoltativa)
Il costo del carburante da dividere fra i membri di ogni equipaggio. Euro 3 per la merendella finale.
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.