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Domenica 3 febbraio 2002 UMBRIA Amelia ed il suo territorio

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Domenica 3 febbraio 2002

UMBRIA

Amelia ed il suo territorio

Partenza: ore 8.00 precise in autobus dal piazzale del Bove, già colazionati.

Itinerario: Perugia, Acquasparta, Montecastrilli, Collicello.

L' escursione parte da Collicello ( m. 435 slm), frazione del comune di Amelia, lungo un comodo sentiero che in leggera salita si inoltra in un bel bosco di lecci, toccando alcuni dei luoghi più interessanti della zona, tra cui il ' Sasso della Morte', la ' Grotta di San Francesco' ed i ruderi di un convento benedettino, fino a giungere in loc. Montepiglio ( m. 545 slm). Quindi, per strada sterrata si piega in direzione sud, scendendo a Villa Zingarini, Villa S. Maddalena ed all' area attrezzata per picnic presso il Rio Grande, ai piedi del colle di Amelia ( m. 275 slm).

Si prosegue in salita fino alla località Cavallerizza ( m. 423 slm) per poi ridiscendere al monte Cimine  ( m. 378 slm), allo Scoglio dell' Aquilone e ad un ponticello medievale sul Rio Grande ( m. 274 slm), per salire, infine, alla città di Amelia ( m. 406 slm). Qui visiteremo la bellissima cinta muraria del III secolo a. C., il museo archeologico con la statua di Germanico e le cisterne romane.

Tempo di percorrenza e lunghezza: 4 ore di cammino per circa 13 km, più le soste e la visita della città.

Difficoltà: percorso facile e abbastanza breve con dislivelli totali di 400 metri in salita e 380 in discesa.

Abbigliamento: scarponcini, kway e ricambio obbligatori.

Pranzo: al sacco.

Ritorno a Perugia: previsto per le ore 20.00.

Costi a partecipante: € 10,33-12,91 (L. 20-25.000) per l'autobus in base al numero dei partecipanti  oltre l'ingresso al museo ed alle cisterne romane.

"Ero solo, mi inoltrai nelle anfrattuosità montuose e, di bosco in bosco, di roccia in roccia, pervenni a un ridosso così nascosto, che in vita mia non ho mai visto un luogo più selvaggio. Neri abeti frammisti a faggi prodigiosi, di cui molti caduti per vecchiaia e intrecciati gli uni agli altri chiudevano il luogo con un' impenetrabile barriera; qualche intervallo lasciato da questa cupa cerchia permetteva di scorgere al di là delle rocce tagliate a picco, orribili precipizi che non osavo guardare che ventre a terra. (...). Dominato dalla forte impressione degli oggetti, dimenticai la botanica e le piante, mi sedetti e mi posi a fantasticare più a mio agio pensando di trovarmi in un rifugio, ignorato da tutti. Un moto di orgoglio si unì ben presto a questo fantasticare: mi paragonai ai grandi viaggiatori che scoprono un' isola deserta, e mi dicevo con compiacenza: ' Senza dubbio sono il primo uomo che sia penetrato fin qui', e mi considerai quasi come un altro Colombo. Mentre mi pavoneggiavo in questa idea, sentii poco lontano da me un certo tintinnio che mi parve riconoscere; mi metto in ascolto: lo stesso rumore si ripete e si moltiplica. Sorpreso e curioso, m' alzo, attraverso un folto di cespugli donde veniva il rumore, e in un valloncello, a venti passi dal luogo dove credevo esser giunto per primo, scorgo una manifattura di calze". (Jean-Jacques Rousseau, Le fantasticherie del passeggiatore solitario).  

L’escursione è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno 2002

Organizzatori:  Claudio Castellini  Carlo Arconi