associazione culturale in Perugia dal 1986
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Vi proponiamo una facile escursione di mezza giornata nel quartiere di Elce (o dell'Elce) in compagnia del nostro socio Francesco Porzi, che recentemente ha pubblicato l'opuscolo " ... l'ELCE è - PERUGIA A NORD OVEST DELL'ARCO ETRUSCO", un lavoro sorprendente di raccolta e di studio di ‘tracce umane e non solo’, di grande interesse sociale, dal cui racconto trapelano emozioni, memorie intime e collettive di un quartiere storico che cambia con il cambiare dei tempi.
Una passeggiata quindi densa di storia, storie e storielle, alla scoperta o riscoperta di una area di Perugia urbanisticamente complessa (....) compresa amministrativamente nel Centro Storico di Perugia, dato che include quella zona che si chiamava Elce di sopra (oggi via Innamorati) e Elce di sotto, lungo la valle della Conca entro le mura medioevali, per poi diramarsi essenzialmente lungo la direttrice storica per San Marco, fino ai Rimbocchi (Michele Chiuini nella presentazione dell'opuscolo di cui sopra).
Dal CVA dei Rimbocchi percorreremo la "strada obbligatoria" (costruita nel 1879) a ritroso verso Perugia, passando per la Madonna dell'Elce, demolita ed oggi scuola, e il fabbricato già Osteria del Burchia. Sorpasseremo la rotonda dell'Elce e poi, in leggera salita arriveremo ai villini Liberty, alla ex Barriera dell'Elce e all'Università (Palazzo Murena). Proseguendo incroceremo l'Acquedotto dove sulla sinistra (incrocio via del Fagiano) c'era la Madonna del Pianto. raggiungendo poi Palazzo Gallenga e l'Arco Etrusco. Scenderemo alla Conca soffermandoci a dare un’occhiata al Mosaico Romano, e proseguendo per via A. Pascoli, usciremo (con il semaforo verde) dall’ultima muraglia, sul viale O. Antinori, che saliremo sino all’ONAOSI.
Da qui un raccordo pedonale ci riporterà sulla via già percorsa, e dopo poco, scenderemo all’arco di via Elce di Sotto, percorrendola sino ad un rimbocco in salita, che ci riporterà in via Fabretti (sulla sinistra potremo vedere ciò che rimane di una parte del già Orto Botanico), che ci riporterà alla piazza dell’Università.
Proseguendo verso Ovest torneremo indietro per imboccare viale Z. Faina, e, data un’occhiata a S. Francesco delle Donne ci porteremo velocemente ad ammirare le sculture del maestro Adriano Massettini, per proseguire verso il Cassero di Porta sant’Angelo non senza notare la porta murata, che metteva in comunicazione la via, proveniente anche questa all’incirca da via Fabretti, e che conduceva (anche) alla Madonna dell’Elce.
Usciti dalla porta del Cassero di Porta Sant’Angelo, costeggiando le mura (piante di Capperi) devieremo a destra, percorrendo via del Beato Egidio poi via degli Olivi, (tracce di vecchia recinzione e poi grande Quercia), via Beatrice, via Laura, via D. Alighieri, e torneremo ancora sulla nostra strada obbligatoria, e per scalette e stradette, ci immettermo in via Torelli, da dove guardando verso Est potremo intravedere il luogo in cui si trovava l’Ipogeo dei Cacni.
Scenderemo per il parcheggio dell’attuale Supermecato IMI, alle ex Terme di San Galgano o Galigano e dopo aver risalito per un centinaio di metri la via omonima (San Galgano) sulla destra, ci incammineremo per via delle Sorgenti e, tenendoci sempre sulla sinistra, arriveremo all’imbocco (pedonale) del parco del CVA. Attraversato il parco (m 200 circa) ci ritroveremo al punto di partenza: ovvero al CVA.
In ottemperanza delle norme anti covid vigenti i partecipanti dovranno essere in possesso del Green Pass, munirsi di mascherina, e consegnare il modulo Covid19(allegato) compilato agli organizzatori prima della partenza.
tutto gratis!
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.