Versione stampabile

Domenica 23 luglio 2006 APPENNINI Capo d'Arno e Monte Falterona

associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG) email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it

Domenica 23 luglio 2006

APPENNINI

Capo d'Arno e Monte Falterona

VENTENNALE

Sulle vette più alte dell'Appennino tosco-romagnolo
Alla scoperta della sorgente dell'Arno e del Lago degli Idoli

Il percorso si snoda all'interno del Parco Naturale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, di cui toccheremo le cime più alte: il Monte Falterona (1654 m), posto al confine tra Casentino e Mugello e da cui nasce il fiume Arno, e il Monte Falco (1657 m). Il paesaggio, collinare-montuoso, è caratterizzato, a est del massiccio, dalle maestose abetaie della foresta di Campigna, in territorio romagnolo, mentre dal lato toscano troviamo vasti boschi di faggio. La valle di Castagno d'Andrea, meta del nostro percorso, presenta una estesa foresta di abete e faggio e diffusi castagneti che danno il nome al luogo. Il fiume Arno (ottavo d'Italia con 241 km di lunghezza) nasce dal versante meridionale del Falterona, caratterizzato da bosco ceduo e ampi felceti nei quali viene praticato il pascolo brado. Si effettuerà una traversata dal Passo della Calla al paese di Castagno d'Andrea passando per le vette del M. Falco e del M. Falterona, effettuando una deviazione dal crinale per arrivare a Capo d'Arno e al Lago degli Idoli.

Partenza :alle ore 7,00 precise da Perugia, piazzale del Bove, già "colazionati".

Percorso in autobus: Perugia, Arezzo, Bibbiena, Stia, Passo della Calla e ritorno da Castagno d'Andrea.

Escursione: Il nostro itinerario inizierà dal passo della Calla, salendo verso il rifugio la Burraia (1451 m) per il sentiero GEA 00 che attraversa una faggeta piuttosto bassa. Sempre proseguendo sul GEA si superano Poggio Lastraiolo (1463 m) e Poggio Sodo dei Conti (1559 m), ove si trova una struttura militare, e si arriva alla sella prativa del Monte Falco (1657 m), zona di conservazione integrale in quanto area di rifugio per specie floristiche relitte dell'ultima glaciazione come la Viola eugeniae e l'Anemone narcissiflora. Proseguiremo verso la vetta del Monte Falterona (1654 m) il cui nome deriva dalle radici etrusche "Fal truna" ("potere" o "principio del cielo"), cui anche il poeta Dino Campana (nato a Marradi) dedicò numerosi versi. Da qui scenderemo verso il lago degli Idoli; questa asciutta depressione prativa fu un importante luogo di culto per gli Etruschi e, a giudicare dai numerosi reperti votivi rinvenuti, doveva attirare genti dalle grandi lucumonie della Toscana. Dal lago degli Idoli in pochi minuti raggiungeremo Capo d'Arno ove una targa posta dal CAI di Firenze cita i versi di Dante nella Divina Commedia (Purgatorio canto XIV): "Per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona e cento miglia di corso nol sazia". Risaliremo quindi verso il Valico delle Crocicchie (1406 m), sul crinale del massiccio, dove riprenderemo il GEA proseguendo in cresta verso Monte Acuto (1483 m) e la Macia, per scendere poi verso Castagno d'Andrea attraversando ampi castagneti la cui coltura è favorita dai terreni resi acidi dalle arenarie del Falterona. La UE ha concesso nel 1997 ai frutti prodotti nella vallata l'Indicazione Geografica Protetta con la denominazione di "Marrone del Mugello IGP".

Difficoltà: percorso che richiede un buon allenamento (circa 750 metri di dislivello in salita e 1000 metri in discesa, con tratti piuttosto ripidi) per un totale di circa 14 chilometri e 7 ore di percorrenza.

Interesse: naturalistico-paesaggistico.

Abbigliamento: sono obbligatori scarponi da trekking, k-way e ricambio.

Pranzo: al sacco.

Ritorno a Perugia: previsto intorno alle ore 20,00.

Costo: da  12 o 15 € a partecipante a seconda del numero di iscrizioni.

L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale dell’anno in corso.

Organizzatori:  Giuseppina Lombardi