associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG)
email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it
A quasi 40 anni dalla prima escursione di NaturAvventura in Etruria, continuiamo a scoprire un territorio suggestivo e ricco di vestigia: è quindi una prima questa escursione che l’Associazione propone alle socie e ai soci.
Andiamo nella zona del Viterbese a scoprire un territorio dalle forti valenze paesaggistico-naturalistiche e l’area eremitica di San Girolamo.
Dopo la fermata per la colazione in fase di trasferimento arriveremo a San Martino al Cimino, frazione del Comune di Viterbo con la sua imponente chiesa e il Palazzo Doria Pamphili.
Partiti dal paese (mt. 561 slm) poco fuori si imbocca un sentiero in salita fra i castagneti prima e i faggi poi che ci conduce all’attraversamento della strada provinciale a quota 844 mt. slm; da lì si scende per sentiero e con vista sul Lago di Vico fino ad incrociare (a quota 698 mt. slm) una larga carrareccia con cui riprendiamo a salire per quasi 100 metri di quota; da qui un buon tratto di sentiero quasi pianeggiante ci porta all’Eremo di San Girolamo.
Eremo di San Girolamo: luogo denso di storia e spiritualità associato a San Girolamo, importante teologo vissuto tra il IV e il V secolo; nel corso dei secoli, l’eremo ha catturato l’attenzione di svariati ordini religiosi e di pellegrini, divenendo durante il periodo rinascimentale, centro culturale e spirituale di rilievo, frequentato da artisti, pensatori e poeti del tempo.
Esso, nonostante le vicissitudini dei secoli, ha mantenuto e mantiene la sua aura di devozione e sacralità, essendo a tuttoggi un importante punto di riferimento religioso e storico, frequentato da pellegrini, escursionisti e turisti; la sua architettura suggestiva e l’atmosfera di tranquillità che pervade il sito lo rendono ideale per la contemplazione e la riflessione.
Dopo la visita all’eremo e il pranzo (si raccomanda non troppo pesante) si riparte per salire (1 ora circa) alla cima del Monte Fogliano a quota 958 mt. slm sempre immersi nella splendida faggeta di Vetralla: sosta in cima al monte ove lo sguardo permette fra i radi alberi una buona visione del Lago di Vico.
La splendida faggeta del Monte Fogliano, dove si snoderà questa escursione, riserva tesori nascosti tra gli alberi come l’eremo di san Girolamo, ben celato tra la fitta vegetazione e l’Elcetella, unico punto scoperto del monte da dove si ammira un meraviglioso panorama.
Il Monte Fogliano, uno dei rilievi che delimitano, come una corona, il complesso vulcanico del lago di Vico è la cima più alta all’interno della Riserva naturale del lago di Vico con i suoi quasi mille metri di altezza. Il monte è interamente coperto di boschi di alto fusto, in particolare di faggio e cerro. In passato la vita vi scorreva tranquilla, i boschi erano vissuti da pascoli bradi soprattutto di maiali, dall’attività dei boscaioli, dei tagliatori e carbonari, dai cacciatori e da persone che facevano la quotidiana pulizia dei “troscioni” e dei condotti della preziosa acqua per evitarne gli sprechi.
Ma il bosco era anche un luogo della spiritualità. Da sempre le parti meno battute si prestavano alla vita solitaria, di preghiera e penitenza degli eremiti come nell’antico convento di S. Angelo, e nell’eremo di S. Girolamo. Questo piccolo complesso è interamente scavato all’interno di un enorme masso vulcanico lavorato per ricavare ambienti, ripari, sedili, piattaforme, passaggi. Fu la dimora di Fra Girolamo Gabrielli che, rampollo di una nobile famiglia senese, nel 1525 si ritirò in questo luogo in penitenza e ne fece la sua casa. Ora il luogo è abbandonato ma una piccola chiesa ricavata dagli antichi ambienti è tutt’ora meta di pellegrinaggio.
Camminando sul sentiero che percorre il lato del monte verso il lago si scende gradualmente sino ad imboccare una larga e comoda carrareccia interrotta soltanto dalle panchine “ciao accomodati” poste a lato del sentiero in posizione leggermente rialzata risultando punto panoramico ove lo sguardo spazia verso la Maremma e il mare, l’Amiata, la Tolfa e i monti dell’Argentario, l’isola del Giglio.
Poco dopo ritroviamo la prima parte del percorso dell’andata per tornare al punto di partenza.
obbligatori scarponi alti da montagna, indicati i bastoncini e k.way. Portare almeno un litro di acqua. Opportuno ricambio in macchina
Costo carburante da dividersi fra gli equipaggi
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.