associazione culturale in Perugia dal 1986
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Torniamo a camminare nei sentieri dell’Antico Marchesato di Monte Santa Maria Tiberina ed esattamente nell’area di Marzana, dove la sua Torre di guardia, seppure in stato di degrado e consumata dal tempo, rimane imperante e svettante sul poggio che guarda la valle dell’Aggia.
L’escursione ad anello si snoda attorno a borghi fantasma abbandonati dall’uomo, luoghi che per secoli erano stati importanti vie di comunicazione tra la Valdichiana e la Valle Tiberina. Cammineremo in mezzo a bellissimi castagneti e percorreremo strade di crinale circondate da prati e da cespugli di rosa canina, ginestra ed erica.
L’escursione inizia dal Molino della Nicola (490 slm), impianto molitorio sulle rive del torrente Aggia, e si prosegue in salita nel bosco per il sentiero 156 in direzione La Torre. Raggiungiamo Fosso Fontigiani (608 slm) e, in lontananza, si inizia a vedere il profilo della torre di guardia. Si prosegue per Fosso dei Lavacchi (633 slm) dove faremo un guado del torrente Aggia e, proseguendo sempre nel bosco, raggiungeremo la Torre di Marzana. Dopo pochi minuti di cammino, si arriva all’antico borgo di Marzana, ora completamente disabitato. Il villaggio nel 1833 contava 271 abitanti che andarono sensibilmente aumentando nel Novecento. Nell’immediato dopoguerra a Marzana e dintorni c’era anche la scuola, ma tra gli anni 1950 e 1960 inizio a spopolarsi. Era l’inizio di un cambiamento epocale che portò al completo abbandono del territorio. In continua e costante salita si raggiunge Il Poggio e Osteria (889 slm) che è il punto più alto dell’escursione. Da qui inizia la discesa e si prosegue per il sent. 155 in direzione Marzano e Casalini, si incontrano vecchie case abbandonate, alcune sono rimasti dei ruderi, e un vecchio cimitero. Si incrocia una sterrata e si continua a scendere in direzione Poggio dei Contadini e, lungo il cammino, si raggiunge la Murcia del Soldato (767 slm) un grande cumulo di pietre che rappresenta un improvvisato monumento funebre a chi è morto lontano dal proprio tetto. La storia narra di un soldato andato a combattere in luoghi lontani che fa ritorno al suo paese, ma durante il viaggio la ferita che aveva riportato in battaglia ricominciò a sanguinare. Varcate le montagne, giunto al quadrivio da dove l’occhio abbracciava il suo amato paese abbarbicato in alto, pensò di riposare un attimo perché stanco, si sdraiò e chiuse gli occhi. La mattina dopo dei pastori lo trovarono morto, lo seppellirono sul posto coprendo il corpo con dei sassi. Da allora è uso del passante posare una pietra sulla tomba del soldato, tentativo di dare una degna sepoltura e perciò placare lo spirito senza pace di chi è perito lontano dal proprio focolare, e morto senza gli onori dovuti. Si continua a scendere per comoda sterrata per il sent. 155A in direzione Petriolo, si incontra la diruta chiesa di San Bartolomeo e, dopo una ventina di minuti, ci si ritrova al Molino della Nicola e si chiude il nostro anello.
Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking alti alla caviglia, consigliati i bastoncini, abbigliamento da media stagione, Kway o mantella antipioggia. Ricambio da lasciare in auto.
il costo del carburante sarà diviso tra i membri dell’equipaggio.
Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.
L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.