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Domenica 17 ottobre 2021 ETRURIA Murlo, volto vivente degli Etruschi

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Domenica 17 ottobre 2021

ETRURIA

Murlo, volto vivente degli Etruschi

Vi invitiamo ad una nuova iniziativa, nelle suggestive terre di Siena.

Un itinerario ad anello che si sviluppa tra antiche strade, piccoli borghi, ferrovie abbandonate, partendo dalla visita del piccolo museo di Murlo che raccoglie  testimonianze della civiltà etrusca provenienti in particolare dall’insediamento di Poggio Civitate che visiteremo lungo il cammino.

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Ritrovo e partenza:  Perugia parcheggio Borgonovo loc. Centova alle ore 8.00 con auto proprie (prevista sosta colazione)
Mezzo di trasporto:  auto proprie
Rientro a Perugia:  intorno alle 19.00
Percorso in pullman/macchina:  Perugia, Siena , Murlo
Organizzatori:  Gian Piero Zurli  Angela Margaritelli  
Descrizione itinerario a piedi

Prima di partire a piedi, visiteremo il piccolo ma  molto interessante museo ospitato in un antico e poderoso palazzotto al centro dell’abitato. Oltre agli interessanti reperti archeologici, il museo ha la particolarità di offrire dall’ultima sala espositiva una vista d’insieme della lunga collina di Poggio Civitate che gli Etruschi scelsero per la costruzione del  loro palazzo e per la sepoltura dei loro morti,tra il VII e il VI secolo a.C. da cui provengono gli oggetti esposti.

Dal parcheggio appena fuori le mura del vecchio castello, scenderemo su asfalto per circa due kilometri fino al piccolo ex villaggio minerario, costruito a servizio delle miniere di lignite, che contavano più di 300 minatori e rimaste attive fino alla metà del '900.

Superate le casette dei minatori e i forni per la calce, si percorre uno sterrato di circa 500 metri fino all’inizio del percorso didattico, "il sentiero delle Miniere" che, seguendo l'antica ferrovia costruita lungo il corso del torrente Crevole per trasportare il carbone fino ai luoghi di utilizzo, illustra con poster e cartine, gli aspetti storici e naturalistici della zona.

Il percorso rimane alto sul largo letto del torrente Crevole che scava e si insinua tra i selvaggi versanti della valle. Si incontrano lungo il cammino dei pannelli didattici che spiegano la complessa stratigrafia del suolo, la presenza di minerali e di giacimenti fossiliferi.

Nel punto in cui la valle si allarga, si ripassa il Crevole e poco oltre, prima del ponte sul suo affluente Crevolone, si scende dalla massicciata presso il Molino della Befa e guadare il corso d’acqua in un punto in cui la portata è ridotta sfruttando dei sassi affioranti.

 La visuale si allarga verso la valle dell’Ombrone e il Monte Amiata. Pochi poderi, immersi nella macchia, rivelano la bassa densità del popolamento. Non si scorgono né strade, né paesi.

Si prende la strada in salita per Montepertuso, piccola pieve ristrutturata e abitata da una comunità sociale di recupero. Poco dopo la chiesa sono ancora visibili i resti di una antica fortezza fatta erigere al tempo dei vescovi. Si prosegue per la strada sterrata tralasciando, più avanti, il bivio sulla destra per Quato e si incontra, più in alto, un’antica fornace di calce usata nel periodo in cui erano attive le miniere. Questa parte dell’itinerario è molto panoramica e spazia su tutta la Val d’Arbia e le Crete.      

Superato il Podere di Montorgialino, all’altezza della piccola edicola votiva dedicata a San Biagio, abbandoniamo la sterrata per continuare in salita su largo sentiero, che ci permetterà di arrivare alla sommità della collina di Poggio Civitate e del vicino Poggio Aguzzo. Poiché i resti archeologici non sono facilmente leggibili e molte delle aree indagate vengono ricoperte al termine delle campagne annuali per ragioni di sicurezza, il percorso è accompagnato da una serie di pannelli informativi che aiutano nella lettura del paesaggio e forniscono una ricostruzione illustrata degli edifici.

Un ultimo sforzo ci riporta all’abitato di Murlo, da qui in auto ci sposteremo di poco al nuovo insediamento di Vescovado per una piccola sosta ristoratrice.

Difficoltà:   Anche se il percorso si sviluppa su sentieri ben tracciati e strade sterrate, la difficoltà è di tipo escursionistico.
Lunghezza percorso:  circa 13 km
Dislivelli:  in salita ed in discesa di circa 350 m
Ore di cammino escluse le soste:  circa 5 ore soste escluse
Interesse:  archeologico - paesaggistico- storico
Massimo numero di partecipanti:  30
Pranzo:  al sacco. N.B. Non ci sono fonti d'acqua lungo il percorso
Quota di partecipazione individuale

spese carburante da dividere per ogni equipaggio ( il numero massimo per auto se non conviventi è di tre persone)

Visita del museo archeologico Intero € 5,00-Ridotto € 4,00 over 60, studenti, gruppi superiori a 10 persone