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Domenica 19 maggio 2013

VALNERINA

Una terrazza sul fiume Corno - da Triponzo a Ponte

Il giro che proponiamo fa seguito all'escursione organizzata nel 2012, dal medesimo titolo “Una terrazza sul fiume Corno” con itinerario Stretto di Biselli – Poggio Primocaso. Quest'anno ci spostiamo un po' verso nord, nella zona di Triponzo, per scoprire altre antiche vie di collegamento della valle del Corno e dell'altipiano sovrastante.

Come un anno fa, iniziamo il nostro itinerario dal fiume Corno, dall'ultima profondissima gola che scava prima di buttarsi nel Nera: siamo alla Balza Tagliata. Ora è un luogo nascosto, estromesso dalla nuova viabilità, ma meno di un secolo fa, invece, fu un punto di passaggio cruciale per raggiungere Serravalle, Norcia e Cascia. L'antichità di questo nodo viario è testimoniata da un lungo e stretto tracciato pedonale di età preromana, scavato nell'altissima parete rocciosa verticale, utilizzato come mulattiera (c'era un sistema di senso unico alternato con campanelli) finché all'inizio del '900 non furono costruiti il ponte, la strada e le gallerie della ferrovia Spoleto-Norcia.

Inoltre, dalla Balza Tagliata partiva l'unico collegamento carrozzabile con l'abitato di Nortosce, piccolo borgo posto a picco sulla valle del Corno a 851 m di altezza. Qualche cartello stradale arrugginito, anteriore alla frana degli anni '70, ce lo ricorda. Nel paese sopravvivono meno di dieci abitanti, costretti a difendere le loro galline dagli uccelli rapaci con degli strani manichini. Ora essi sono collegati tramite una nuova strada a serpentina, che parte da Ponte e finisce nella piazzetta antistante la chiesa.

Il punto più alto della nostra “terrazza sul fiume Corno” è il magnifico crinale della Costa di Pero, zona rinomatissima per il tartufo nero, e già frequentata dagli antichi popoli dei castellieri. Una ripida mulattiera in discesa, fra boschi, inghiottitoi carsici e carbonaie, ci porterà di nuovo a valle, a Ponte, dove il torrente Tissino confluisce nel Nera. Entrando nel piccolo borgo, costruito a forma di chiocciola intorno ad uno sperone roccioso, si fa un po' fatica a credere che in passato fosse stato un potentissimo gastaldato longobardo. Ma la splendida Pieve di Santa Maria, dalle eleganti forme romaniche e con la ricca decorazione pittorica all'interno, ci toglie ogni dubbio.

Partenza: alle ore 7.30 dal parcheggio pullman Pian di Massiano, davanti al deposito SULGA. Colazione lungo il tragitto in pullman, nella Valnerina.

Itinerario in pullman: Foligno – galleria Forca di Cerro – Cerreto - Triponzo

Itinerario a piedi:

Da Triponzo imbocchiamo la vecchia strada per Norcia, oggi in disuso, che porta al ponte sul Corno e alla Balza Tagliata (424 m). Dopo una sosta per ammirare il fascino del luogo, (il tracciato preromano, le gallerie della ferrovia dismessa, il ponte, la presa d'acqua dell'era fascista) seguiamo a destra il percorso della vecchia strada, franata, per Nortosce, che in graduale e costante salita ci fa uscire dalla gola. Sotto di noi si distinguono il tracciato della vecchia ferrovia, il casello Casa Volpini e i viadotti della nuova strada. Dopo una fonte (813 m) raggiungiamo in breve la strada asfaltata e quindi Nortosce (851 m). Facciamo un giro nel paese, visitando la chiesa dedicata a San Pietro. Da una terrazza panoramica si apre una magnifica vista sulla Valle del Corno, che spazia dallo Stretto di Biselli fino ai paesini dirimpettai Forsivo e Legogne. Lasciamo Nortosce passando per il cimitero, poi un ripido sentiero ci porta alla sterrata della Costa di Pero (1041 m), dove il panorama si allarga ai Monti Sibillini, la Valnerina e il Monte Coscerno. La sosta pranzo è prevista in prossimità di un bel castelliere.

Seguendo sempre la sterrata scendiamo verso la strada Ponte–Nortosce e i ruderi della chiesa di San Paolo di Stiglio (768m); da lì imbocchiamo una mulattiera che gira intorno al Monte lo Stiglio. In ripida discesa, e passando per un bel inghiottitoio, raggiungiamo il castello di Ponte, antica sede di un potentissimo gastaldato longobardo fondato nel 757 da Re Lotario II, che estendeva il suo potere militare ed economico su tutta la valle del Nera e del Corno. Concludiamo la giornata con la visita guidata alla pieve di Santa Maria a cura del Cedrav (Centro di documentazione-ricerca antropologica della Valnerina).

Difficoltà: i dislivelli e la lunghezza del percorso richiedono un certo allenamento: dislivello in salita ca 700 m. - in discesa ca 800 m; tempo di percorrenza ore 5.30 escluse le soste;

L'itinerario si sviluppa in gran parte su sterrate e sentieri ben tracciati, con dislivelli graduali. Fanno eccezione una “pettatina” da Nortosce alla Costa di Pero (ma il panorama che man mano si apre fa dimenticare la fatica), e l'ultima parte della mulattiera verso Ponte, in ripida discesa, dove è vivamente consigliato l'uso dei bastoncini.

Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, k-way, ricambio, copricapo;

Pranzo: al sacco; lungo il primo tratto del percorso ci sono varie fonti d'acqua, l'ultima è a Nortosce, dove arriveremo verso mezzogiorno.

Ritorno a Perugia: intorno alle ore 20.00 circa.

Costo: da 12,00 a 15,00 euro a seconda del numero di partecipanti

L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale per l’anno in corso. 

Organizzatori:  Ineke Lindijer  Roberto Biscioni