Un trekking urbano a Perugia, per la nostra associazione, non è certo una novità; nel corso degli anni ne sono stati organizzati molti (giro delle mura etrusche e medievali, alberi monumentali, fontane, quartieri, ecc.). Questo in programma per domenica 29 gennaio ha però delle particolarità che lo rendono diverso.

1) Intanto è diretto da uno che conosce pochissimo Perugia e la sua storia (e quindi mi scuso fin d'ora di eventuali errori).

2) Riguarda un tema particolare, la "storia" della presenza ebraica a Perugia dal XIII secolo fino al 1945 (e anche questo è un argomento che fino a pochi mesi fa era per me completamente sconosciuto o quasi).

3) Non so se quest'ultima lacuna sia solo mia o se anche la maggioranza dei nostri iscritti non conosca l'argomento.

Il percorso si svolgerà all'interno del centro storico; pertanto non toccheremo luoghi posti al di fuori della città e quindi scomodi da raggiungere a piedi, anche se hanno riguardato direttamente o indirettamente la presenza ebraica (il vecchio cimitero ebraico di via S. Girolamo, il nuovo nei pressi di quello monumentale, villa Ajò dove in un primo momento furono imprigionati gli ebrei perugini nel 1943).

Inoltre non sarà possibile visitare il salone storico della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria, noto come ex Saffa in quanto in questi mesi soggetto ad un riallestimento riguardante le imminenti celebrazioni peruginesche. Nel salone è esposta una pala d'altare proveniente dalla chiesa di S. Maria dei Fossi, del pittore fiammingo Pietro Martino di Pietro Martino di Anversa. L'opera, datata 1607 e firmata, raffigura il piccolo Simonino da Trento, con storie della sua vita. Le vicende della scomparsa del bambino e della sua uccisione, furono subito utilizzate per colpire la comunità ebraica del Trentino, accusata dell'omicidio.

Visiteremo dei luoghi, alcuni conosciutissimi, altri meno, ma che vedremo con un'ottica diversa, cioè quella di essere stati in qualche modo coinvolti nelle vicende storiche riguardanti gli ebrei perugini.

Sarà quindi un "cammino", spero, da effettuare insieme, con l'obiettivo di conoscere, passo passo, la storia della presenza ebraica ricca di scoperte, di sorprese, di convinzioni errate e quindi da rivedere. Sono convinto che molti di noi avranno informazioni, notizie, aneddoti, in modo da consentire una maggiore conoscenza.