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Domenica 13 giugno 2021

VALNERINA

Anello di Fematre e Monte Fema

L'escursione si svolge nel territorio di Visso, sulle alture sopra le famose Gole della Valnerina, appena fuori dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e a confine con la Riserva naturale Montagna di Torricchio. Partendo da Fematre, piccolo centro agricolo a 927 m di altitudine, attraverseremo il suggestivo paesaggio del Pian della Cuna, per poi affrontare la salita al Monte Fema (1575 m). Chiuderemo l'anello tornando a Fematre nei pressi della splendida Pieve di Santa Maria Assunta.

Siamo pur sempre vicini all'Umbria e a pochi chilometri da Preci e Roccanolfi: alla fine della camminata è previsto un momento di convivialità per salutare Cinzia e Costantino, che dopo tanti mesi di isolamento sono felici di accogliere gli amici di Naturavventura.

 

Pian della Cuna

Ritrovo e partenza:  ore 8.00 Parcheggio Piazza del Mercato a Ponte San Giovanni. Formazione equipaggi. Sosta colazione al distributore IP poco dopo l'uscita di Spello
Mezzo di trasporto:  auto proprie
Rientro a Perugia:  verso le 19.30
Percorso in pullman/macchina:  Perugia - Foligno - Val di Chienti uscita Colfiorito - Rasenna - Fematre (81 km)
Organizzatori:  Gi(ov)anni Sommei  Ineke Lindijer  
Descrizione itinerario a piedi

Dopo aver parcheggiato le macchine nel centro di Fematre (927 m), nelle vicinanze della Chiesa di Sant’Antonio, usciamo dal paese per una sterrata, attraversando campi e pascoli e incrociando più volte la provinciale che porta a Riofreddo. Dopo una graduale ma costante salita, con splendide vedute su Fematre, i monti della Valnerina e l’inconfondibile Monte Terminillo, arriviamo ad un bivio (1198 m) dove giriamo versa destra entrando nell'incantevole valle del Pian della Cuna, a confine con la Riserva naturale Montagna di Torricchio, un’area naturale protetta, che il Consiglio d'Europa ha elevato a riserva biogenetica.

Proseguiamo in leggera discesa, passando davanti al Casale Pian della Cuna e alla Fonte Bosco di Fematre (1162 m). Da qui  lo stradello inizia a salire gradualmente attraversando una valle delimitata a sinistra dall'imponente massiccio del Monte Fema e a destra dal più modesto Monte Murlo.

Arrivati a quota 1242 m imbocchiamo a sinistra un sentierino che affronta la salita al Monte Fema dal lato più agevole. Raggiungiamo in ca 1 ora la larga cresta e la cima del Monte Fema (1575 m), con panorama mozzafiato su tutti i Monti Sibillini, i Monti della Laga, il Terminillo e la Valnerina. Scendiamo percorrendo lo stesso sentiero dell'andata ritornando al bivio a quota 1242 m.

La salita al monte Fema è una deviazione AR, di 333 m in salita e discesa, della durata di ca 2 ore. Per chi non se la sente c'è la possibilità di pranzare (al sacco) e aspettare il gruppo presso il rifugio Casale Saliere, 350 m più avanti, immerso in un paesaggio tranquillo di prati fioriti, pascoli e colline, con vista sul Monte Fema. Ci sono sedie, tavoli e acqua, ma non c'è servizio bar.

Dal Rifugio Casale Saliere (1290 m ) proseguiamo lungo la valle del Fosso di Torsa, fino ad una fonte, dove lasciamo la pista principale che porta al il paesino di Croce, deviando liberamente verso destra in mezzo a prati e bassi cespugli, poi imboccando un sentiero in mezzo al bosco che in ripida discesa ci riporta a Fematre, lungo la provinciale, nei pressi di una bellissima fonte con lavatoio.

                                              

                                                                                  Pieve di Santa Maria Assunta a Fematre (XII sec)

Attraversando la strada ci fermiamo brevemente presso l'antichissima Pieve di Santa Maria Assunta, purtroppo visitabile soltanto dall'esterno.

Nell'alto medioevo Fematre fu un importante castello appartenente al feudo dei Conti Alviano. La Pieve di Santa Maria Assunta rappresentava, dalla sua consacrazione nel 1135 fino al '600,  il fulcro della vita religiiosa e civile di un ampio territorio. Sorta in semplici forme romaniche, fu successivamento ampliata e rimaneggiata per rispondere alle accresciute esigenze della comunità: il largo cortile quadrato, che  precede l'ingresso principale, serviva per accogliere i numerosi fedeli, mentre nel portico  sul lato destro si tenevano le riunioni del Consiglio. All'interno custodisce ammirevoli affreschi degli Sparapane e Angelucci. Dopo il terremoto del 2016, anche se i danni sono stati molto contenuti, la chiesa non è visitabile.

Ritorniamo nel centro del paese dove avevamo lasciato le macchine.

A conclusione della giornata è previsto un momento conviviale a Roccanolfi, (ca 20 minuti di macchina) all'aperto, presso la casa di Costantino e Cinzia. Chi vuole può comprare qualche forma di pecorino.

Difficoltà:  E' richiesta una buona condizione fisica per la salita al Monte Fema. Il tratto finale in discesa verso Fematre richiede una certa attenzione, consigliato portare bastoncini
Lunghezza percorso:  ca 13 km - senza deviazione Monte Fema 10 km
Dislivelli:  ca 750 m in salita e discesa - senza deviazione Monte Fema 417 m in salita e discesa
Ore di cammino escluse le soste:  ca 5 ore - senza deviazione Monte Fema ca 3 ore
Interesse:  paesaggistico, naturalistico, artistico culturale
Massimo numero di partecipanti:  25
Pranzo:  al sacco, durante il percorso ci sono vari fonti d'acqua
Indicazioni utili

Abbigliamento: obbligatori scarponi, k-way o giacca a vento, consigliati bastoncini, creme solari, copricapo, occhiali da sole, ricambio da lasciare in macchina.

I partecipanti sono pregati di consegnare il modulo Covid-19 già compilato agli organizzatori prima della partenza .

Quota di partecipazione individuale

il costo del carburante da dividere fra i membri dell'equipaggio-

Piccola offerta per le spese del rinfresco.

Un eventuale annullamento per numero insufficiente di partecipanti, maltempo o qualsiasi altra causa verrà comunicato in tempo utile per email a tutti i soci, che sono pregati di controllare la loro posta elettronica, oppure di consultare il sito di Naturavventura. In mancanza di comunicazioni l’iniziativa si svolgerà come da presente programma.

L’iniziativa è riservata ai soci in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.