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Domenica 23 ottobre 2016 APPENNINI Monte Fumaiolo e sorgente del Tevere

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Domenica 23 ottobre 2016

APPENNINI

Monte Fumaiolo e sorgente del Tevere

Proponiamo  una bella  escursione sui  sentieri del Monte Fumaiolo, che con la sua altitudine di 1407 mt è uno dei monti più alti dell’Appennino forlivese-cesenate. Affiancato dal monte Aquilone e dal monte Comero, il Fumaiolo è famoso per le sue imponenti foreste di faggio, che nella stagione autunnale assumono colori dal giallo-arancio al rosso-bruno e ci regalano lo straordinario spettacolo del “foliage”.
Vicino alla sua vetta, a 1268 mt slm, si trova la sorgente del Tevere che, dopo aver attraversato il paese di Balze di Verghereto, entra in Toscana. Sempre dalle sue pendici, nascono anche il fiume Savio e il fiume Marecchia.
Fino al XIX secolo, il territorio attorno al monte Fumaiolo (che corrisponde all'odierno comune di Verghereto, in provincia di Forlì), faceva parte della Toscana. Nel 1923 il capo del governo italiano, Benito Mussolini, fece modificare i confini tra provincia di Forlì e provincia di Arezzo per includere la sorgente del Tevere nella prima. Ciò avvenne per chiari motivi di propaganda: l'idea era far nascere il "fiume sacro ai destini di Roma" nella provincia di nascita del Duce.
Per sancire l'importanza di tale avvenimento, fu organizzata un'imponente manifestazione pubblica e sul luogo dove sorge il Tevere fu inaugurato un monumento marmoreo con i simboli della Roma imperiale: l'aquila e la lupa capitolina. Nel paese di Balze di Verghereto fu posta una colonna proveniente dal Foro romano, ad indicare l'inizio della strada che sale verso il monte.
Partenza: ore 7,30 da Ponte San Giovanni - parcheggio antistante la stazione dei Carabinieri.

Itinerario in autobus: Ponte San Giovanni – Verghereto – Balze (sosta colazione area di servizio E45  uscita di Balze).

Itinerario a piedi: partiremo dal paese di Balze (1092 slm) e imboccheremo il sentiero 00 in direzione dell’Eremo di S. Alberico. Lungo la mulattiera ci sono le 14 stazioni della Via Crucis, antiche cellette in arenaria che resistono alle intemperie e danno una forte religiosità al cammino. Salendo, la mulattiera si fa più larga, il bosco si dirada e lascia così entrare più luce. Questo tratto di sentiero che porta al Monastero, percorso in solitaria, fa riflettere e dona serenità e pace. L’Eremo (1140 slm) è situato in diocesi di Sarsina e una tradizione costante attesta che fu fondato ed abitato da S. Alberico, sebbene nulla sia noto con certezza della visita del Santo. Secondo alcuni egli sarebbe vissuto nel V secolo, secondo altri nel XIII secolo e sarebbe stato amico di S. Francesco. Oggi alcune considerazioni fanno pensare che egli sia vissuto nell’XI sec. e che sia stato un seguace di S. Romualdo. All’esterno c’è un piccolo campanile a vela. L’interno è semplice e austero. Si prosegue con il sentiero 133 in direzione La Cella (1085 slm) e da qui, si imbocca il sentiero 125 verso la loc. Faggio Scritto (1329 slm). Proseguiremo verso il Rifugio Giuseppe (1243 slm), il Rifugio Moia (1268 slm) e arriveremo al Valico (1349 slm). Di seguito, all’interno della splendida e buia pineta si sale alla cima del Monte Fumaiolo (1407 slm). La vista purtroppo è ostacolata dalla fitta pineta, ci si deve accontentare di piccole finestrelle, ma considerando il poco dislivello, vale comunque la pena di salire. Si torna sui propri passi e giunti al Valico, ci si incammina sul sent. 104 che porta alla Sorgente del Tevere (1268 slm). Dopo una breve sosta per omaggiare la sorgente del “nostro fiume” proseguiamo in direzione Balze e faremo una deviazione per le Cascate del Tevere (1132 slm). Continuando a scendere per il sent. 106/a passeremo sotto delle ciclopiche rocce arenarie che sovrastano il paese di Balze e, in una quindicina di minuti, arriveremo a Balze dove si conclude la nostra escursione.

Difficoltà: l'itinerario si sviluppa su strade sterrate e sentieri ben tracciati e non presenta particolari difficoltà. Tuttavia è necessario un minimo di allenamento ed una buona condizione fisica. Dislivello salita/discesa di 450 mt. - tempo di percorrenza: circa 6 ore escluse le soste.

Interesse: naturalistico e paesaggistico.

Abbigliamento: obbligatori scarponi da trekking, giacca antivento o kway e ricambio da lasciare in autobus. Presenza di tratti fangosi, sono consigliate le ghette ed  i bastoncini da trekking.
Pranzo: al sacco. Portare una buona scorta di acqua, durante il percorso non ci sono possibilità di rifornimento.

Ritorno a Ponte S. Giovanni: previsto intorno alle ore 19,00.

Costi: da € 13,00  a € 15,00 in base al numero dei partecipanti.

Organizzatori:  Sonia Tosti  Roberta Migliorati