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Domenica 12 settembre 2010 FRAMMENTI DI WILDERNESS: Val d'Orcia: Riserva Naturale Lucciolabella e Parco archeologico naturalistico Belverde

associazione culturale in Perugia dal 1986
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Domenica 12 settembre 2010

FRAMMENTI DI WILDERNESS:

Val d'Orcia: Riserva Naturale Lucciolabella e Parco archeologico naturalistico Belverde

In questo itinerario sarà possibile effettuare un vero e proprio “Viaggio nel Tempo Profondo” alla scoperta di alcuni dei più interessanti depositi fossiliferi dell’Italia centrale, risalenti al Pliocene superiore ed affioranti nelle sabbie ed argille di origine marina della Riserva Naturale di Lucciolabella. Tale Area protetta tutela alcune delle più vaste e naturalisticamente interessanti formazioni di calanchi e biancane della Toscana, ultimo rifugio di non poche specie vegetali ed animali strettamente legate a tali particolari, aspri e selettivi ambienti. La Riserva, inoltre, rappresenta una sorta di “Wild-spot” nel cuore dei vasti e dolci paesaggi collinari della Val d’Orcia, dove le selvagge ”lame” dei calanchi e le “groppe” delle biancane, circondate da folti arbusteti.…sfumano nelle colline “addomesticate” da millenni di attività antropiche, rivestite di vigneti e punteggiate da antichi casali circondati da svettanti cipressi…….e tutto ciò laddove, oltre 2.500.000 anni fa, spumeggiavano le acque dell’antico mare pliocenico del “Bacino di Radicofani”.

Ritrovo e partenza: alle ore 8 precise da Perugia, Pian di Massiano - parcheggio Minimetrò lato deposito Sulga e Questura.

Percorso in autobus: Perugia, Chianciano Terme (SI), località “La Foce”, Parco Archeologico Grotte di Belverde e ritorno.

Escursione:
Si parte dalla località “La Foce”, subito in decisa salita su un serpeggiante e suggestivo sentiero, bordato da alti cipressi e con vaste vedute panoramiche sulle colline dell’Alta Val d’Orcia, sino a raggiungere un agglomerato di antichi casali abbandonati, tipicamente costruiti in mattoncini di laterizio (…le argille marine dell’antico Mare Pliocenico….cotte!). Da qui, dopo una breve sosta, si riprende il sentiero per addentrarci nel vero e proprio “cuore” della Riserva Naturale di Lucciolabella, un vasto ed affascinante mosaico di creste, lame, guglie di calanchi e di rotondeggianti biancane (tipiche formazioni argillose cupoliformi), dove le sabbie e le argille depositate dall’antico mare del Pliocene, si presentano in mille forme e tonalità cromatiche, plasmate dall’azione degli agenti atmosferici….un vero e proprio “mondo perduto” scolpito dal sole, dalle acque, dal vento…..dove affiorano conchiglie ed altri resti di invertebrati vissuti oltre 2.500.000 anni fa (si ricorda che tali fossili, costituendo un “Bene di proprietà dello Stato”, non possono essere oggetto di raccolta da parte dei visitatori della Riserva Naturale). Si continua seguendo un sentiero che si snoda sul crinale delle colline, sempre con ampie vedute panoramiche che spaziano dalla dorsale del Monte Cetona, ad Oriente, sino alla rupe di Radicofani ed al massiccio vulcanico dell’Amiata, ad Occidente, per poi raggiungere la parte superiore del “Fosso della Foce”. Qui è possibile osservare una interessante formazione geologica costituita dai cosiddetti “Conglomerati della Foce”, un insieme di ciottolame di origine fluviale e di sabbie, il tutto depositato da un antico corso d’acqua che proprio in tale punto sfociava nel Mare Pliocenico, lungo l’allora linea di costa. Da qui, dopo una breve sosta, si riprende il sentiero a ritroso per riattraversare le distese di calanchi e biancane, per ridiscendere verso la località “La Foce”. Con l’autobus raggiungiamo il “Belvedere della Foce”, con un ampia vista panoramica sull’intera Riserva Naturale di Lucciolabella ed attigua tipica osteria, con piatti tradizionali dell’area.

Dopo la sosta per il pranzo, riprendiamo l’autobus che ci condurrà al Parco Naturalistico Archeologico delle Grotte di Belverde, alle falde del Monte Cetona (M.1.148), per l'ingresso delle ore 15. In questa località visiteremo:

il complesso ipogeo di Belverde (noto per le grandi attività di scavo archeologico del perugino Umberto Calzoni, nella 1^ metà del 1900) che hanno restituito innumerevoli testimonianze delle antiche culture dell’area, dal Paleolitico medio fino all’Età del Bronzo (circa 2 ore)

l’Archeodromo, con riostruzioni di uno stanziamento in grotta del Paleolitico medio (Neanderthal) e di un villaggio dell'Età del Bronzo (circa 1 ora)

breve visita della mostra "L'uomo e le piante della preistoria"sulle origini dell’agricoltura e delle pratiche agro-forestali, nel Neolitico dell’Italia Centrale.

La visita alla Mostra, al e alle Grotte sarà a cura degli archeologi che operano nel Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona (Cetona, SI).

Per l’intera iniziativa ci accompagnerà Angelo Barili, naturalista, del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.) dell’Università degli Studi di Perugia; molti lo definiscono “l’Orazio Antinori del 2000”.

Il programma proposto potrà subire variazioni in ragione della velocità e del comportamento del gruppo e delle condizioni climatiche ed atmosferiche.

Difficoltà: Si tratta di un percorso piuttosto facile, in gran parte effettuabile su buoni sentieri, per circa  8 chilometri complessivi e 300 m. di dislivello, percorsi lentamente per le varie soste per le osservazioni degli aspetti geologici inclusi. La mancanza di fonti e sorgenti nell’intero percorso e la particolare aridità degli ambienti della Riserva Naturale, impongono buone riserve d’acqua a testa. Per la visita alle Grotte di Belverde, con l’ausilio di una guida, non si richiede nessuna attrezzatura… per i più freddolosi basta un giacchino con cui difendersi dalla temperatura abbastanza fresca e umida.  

Interesse: culturale, geo-paleontologico, naturalistico, paesaggistico. Si cammina poco, ma si apprende molto.

Abbigliamento e attrezzatura: sono obbligatori scarponi da trekking e pantaloni lunghi per i vari tratti da percorrere tra calanchi, biancane e folti arbusteti. Si raccomanda una scorta adeguata di acqua.

Pranzo: al sacco presso l’osteria “La Foce” oppure scegliendo tra gli economici piatti tipici locali: ribollita, pici all’aglione, fagioli all’uccelletto, panini variamente assortiti, ottimo vino locale…

Ritorno a Perugia: previsto intorno alle ore 20.

Costo: € 15 a partecipante + € 4 per ingresso ai vari luoghi del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona (Cetona, SI).

L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale dell’anno in corso.

Organizzatori:  Gi(ov)anni Sommei  Giuseppina Lombardi