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Sabato 6 - Domenica 7 - Lunedì 8 Dicembre 2008 MARE D'INVERNO Parco Nazionale delle Cinque Terre

associazione culturale in Perugia dal 1986
Casella Postale n° 73 - 06132 San Sisto (PG) email: post@naturavventura.it – www.naturavventura.it

Sabato 6 - Domenica 7 - Lunedì 8 Dicembre 2008

MARE D'INVERNO

Parco Nazionale delle Cinque Terre

Attraverso i secoli l'uomo con enorme fatica e costanza ha costruito sui rilievi ostili, plasmati da lontani eventi geologici, un paesaggio unico al mondo per audacia e armonia: le Cinque Terre.

È difficile non rimanere affascinati da una terra rocciosa e soleggiata, abilmente ed ecologicamente adattata, nei secoli passati, alle esigenze dell'uomo. Infatti i ripidi versanti boschivi che precipitano direttamente in mare ben poco si prestano a essere coltivati. La montagna doveva, inevitabilmente, essere adattata. E il pescatore prese quindi a terrazzare: muri a secco, terra di riporto, olivo, vite. Il suo lavoro fu colossale. Ma la natura era sempre in agguato: si era infatti adeguata all'uomo ma non certo sottomessa. E non appena il pescatore invecchiò e le nuove generazioni non gli diedero il cambio tutto cominciò a crollare. E infatti oggigiorno molte terrazze a vite ed olivo sono crollate e al loro posto ha ripreso il sopravvento il bosco. Ciò non toglie, comunque, che il contrasto tra il verde dei costoni terrazzati e il blu del mare che si perde nell'azzurro del cielo ha mantenuto inalterato il suo fascino. Se poi a questo si aggiungono le variopinte case dei borghi costieri il paesaggio diviene unico e irripetibile.

Un paesaggio che vale la pena di essere vissuto a pieno e non con una fugace visita in barca o, ancora peggio, in auto. E l'unico modo per far questo è procedere lentamente, a piedi, sulle belle e antiche mulattiere lastricate che salgono ai terrazzi, che raggiungono i tanti santuari sparsi sui crinali o che si collegano con il capoluogo e con le cittadine dell'entroterra spezzino.

Partenza da Perugia- Piazzale del Bove alle ore 06,15 in autobus.

PROGRAMMA

Sabato 6 Dicembre 2008

Partenza da Perugia Piazzale del Bove ore 6 precise.
Percorso in autobus: Perugia - Bettolle - Firenze - Versilia - La Spezia - Levanto.

Escursione da Levanto a Monterosso attraverso Punta Mesco.
Percorso di circa 3 ore escluse le soste; dislivello in salita e in discesa di 400 metri. Giunti in autobus a Levanto, l'antica Ceula, importante porto a 4 giorni e a 4 notti di navigazione da Roma, si sale al castello edificato dai Malaspina nel XII secolo. Da qui si imbocca l'ampia via pedonale acciottolata che sale ripida offrendo una veduta sempre più ampia di Levanto e del suo golfo. Superato il bivio per Panigo, si va a destra su bella mulattiera segnalata che conduce alla strada asfaltata proveniente da Levanto. Si segue questa via in salita fino ad arrivare al ristorante La Giada del Mesco dove si lascia l'asfalto per andare a destra su ampia mulattiera segnalata. Questa rapidamente raggiunge le case S. Carlo (180 m) e da qui prende quota decisamente per poi scendere lungo la Costa S.Carlo. Un tratto in piano segnala l'arrivo a casa Lovara (248 m) da dove ha inizio una spettacolare erta in cui la mulattiera, a tratti gradinata con grosse pietre, si affaccia più volte sulla dirupata costa del Semaforo. Raggiunto il crinale di Punta Mesco (325 m) si è ad un bivio. Andando a destra è possibile raggiungere Monterosso, scendendo su una larga mulattiera a tratti scalinata da cui si aprono grandi panorami su tutta la costa delle Cinque Terre. La mulattiera scende velocemente ad una strada asfaltata, la segue per un certo tratto e poi si allontana a destra tra villette e recinzioni fino ad arrivare sulla spiaggia di Fegina. Giunti a Monterosso si prosegue in treno fino a Levanto.

Domenica 7 Dicembre 2008

Da Riomaggiore a Vernazza lungo il "sentiero azzurro".
Escursione di circa 3 ore e mezza escluse le soste, dislivello minimo.
Si raggiunge Riomaggiore in treno, per cominciare con la passeggiata più facile, la Via dell' Amore che ci porta a Manarola in meno di mezz'ora di cammino, con un tragitto di 1 km scavato nella roccia tra il 1926 e il 1928. Ripristinata, allargata e abbellita recentemente, è davvero per tutti: a metà tragitto c'è perfino il "Bar dell'Amore". Da Manarola vale senz'altro la pena proseguire per Corniglia. Anche questa seconda tappa, lunga circa 1 km, è di difficoltà assai lieve. Dalla stazione di Manarola si percorre un tunnel, all'uscita si gira a sinistra e ci si dirige verso l'antico selciato in salita che a un certo punto riporta in passeggiata a mare, all'altezza di Punta Bonfiglio. Si prosegue lungo il mare fino al "sentiero delle trasparenze marine" che sovrasta lo spiaggione di Corniglia e si raggiunge la stazione, con un punto di ristoro. Poi il sentiero prosegue trasformandosi in stradina piastrellata fino ai piedi della scalinata Lardarina che porta al paese. Più lungo (circa 4 km), ma sempre facile, è il percorso che da Corniglia porta a Vernazza. Il sentiero imbocca il Ponte del Canale, attraversa un uliveto e raggiunge un bel punto panoramico. a strapiombo sulla spiaggia di Guvano. Proseguendo si raggiunge uno spiazzo attrezzato per pic-nic, e poi un ponte in cemento in corrispondenza di una paleo-frana. A questo punto la strada sale verso l'abitato di Prevo, dove si trova un punto di ristoro, e da qui comincia la discesa verso Vernazza. In conclusione si ritorna a Levanto in treno.

Lunedì 8 Dicembre 2008

Da Biassa a Portovenere.
Percorso di circa 4 ore con un dislivello in salita di 350 m e di 700 m in discesa.
Questo itinerario, così come altri che si sviluppano tra il Golfo di La Spezia e la costa di Tramonti, gioca sulla contrapposizione tra il versante verde e boscoso che degrada verso l' interno del golfo e il versante terrazzato che precipita verso il mare. L'interesse viene poi ulteriormente arricchito dai panorami sui due opposti versanti, dalla vegetazione mediterranea che si attraversa e dalle antiche mulattiere scalinate, tipiche dello spezzino, che si percorrono.
Dal piccolo borgo di Biassa (m 360 slm) si sale nel bosco lungo una bella mulattiera scalinata fino alla piccola chiesa di S.Antonio(m 511). Tutta questa zona immersa nel bosco di pino castagno e quercia da sughero, è nota come palestra nel verde poichè vi è stato allestito un percorso ginnico. Sempre nel bosco si sale ancora fino punto più alto (m 588) per poi scendere su pista sterrata e poi per mulattiera, fino al borgo di Campiglia, splendido balcone sulla costa di Tramonti. Si scende ancora in direzione del monte Castellana (m 351), lo si aggira fino a salire a delle cave abbandonate (m 449) con bel panorama su La Spezia, il suo golfo e all'orizzonte le Alpi Apuane. Si scende per una comoda carrareccia e poi per un sentiero a quota 200 m da dove per un assai ripido sentiero (attenzione!!!) si giunge a Portovenere. Un luogo degno della Dea dell'amore e della bellezza: forse neanche Venere stessa avrebbe potuto scegliere qualcosa di meglio. Portus Veneris è l'antichissimo nome riportato nell' "Itinerarium Maritimus Imperatoris Antonini Augusti", del 161 d.C; qui sorgeva da alcuni secoli un tempio dedicato alla Dea, del quale rimane un pavimento in litostrato di marmo policromo. Si presume che fosse situato dove oggi si trova la trecentesca chiesa di San Pietro, abbarbicata a uno sperone di roccia a picco sul mare, in splendida posizione panoramica dominante il golfo della Spezia, l'isola Palmaria e la costa delle Cinque Terre.

Difficoltà: è necessario un minimo di allenamento, non tanto per i dislivelli e la lunghezza delle escursioni, quanto per i tratti in forte pendenza su terreno scivoloso, che richiedono una particolare attenzione e piede fermo.

Interesse: naturalistico e paesaggistico.

Abbigliamento: k-way, scarponi da trekking, copricapo, giacca antipioggia e ricambio obbligatori; sono consigliati i bastoni per i tratti in discesa. 

Quota individuale di partecipazione per un minimo di 40 persone: 165 euro.

La quota comprende:
viaggio in autobus come da programma;

spese di vitto e alloggio dell'autista;

sistemazione in appartamenti da 4-6-8 letti (anche matrimoniali) nel villaggio turistico " La Francesca" ( 4 stelle);

trattamento di mezza pensione, acqua in caraffa; sono escluse le bevande;

prime colazioni continentali.

 La quota non comprende

tutti i pranzi e la cena del terzo giorno;

l'ingresso al Parco delle Cinque Terre (5 euro) per l'escursione-passeggiata del secondo giorno;

i biglietti ferroviari per le escursioni del primo e del secondo giorno;

eventuali ingressi a musei e ad altri luoghi dove è previsto un biglietto di ingresso;

tutto quanto non indicato alla voce "la quota comprende"

 

La quota, calcolata per 40 partecipanti, potrà subire variazioni in caso di aumento o diminuzione degli iscritti.


Le prenotazioni si ricevono fino all'esaurimento dei posti.

Il pagamento deve essere effettuato entro 7 giorni dalla prenotazione o direttamente presso l'agenzia o tramite bonifico bancario intestato alla GrifoViaggi srl sul codice IBAN IT 58 L 03400 03071 000000801012 Banca Toscana di Perugia, specificando nella casuale: Nome e Cognome - Gita alle Cinque Terre.

Per informazioni sul programma rivolgersi a:
Carlo Arconi - Claudio Castellini - Alessandro Ceccarelli

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L’escursione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento della quota sociale dell’anno in corso.

Organizzatori:  Claudio Castellini  Carlo Arconi  Alessandro Ceccarelli