ALBEGNA 2023

Contenuto

Un consesso di tetrarchi

si riunisce, studia, ingegna

e decide di portarci

lungo il corso dell’Albegna

 

Funzionari di partito

responsabili teatrali

specialisti del vagito

dirigenti liceali

 

Sono tutti ormai in pensione

ma curiosi e temerari

dopo il Fiora ed il Mignone

scopron nuovi itinerari

 

Cominciam dal Monte Labbro

da cui David Lazzaretti

mise il mondo assai a soqquadro

coi suoi scomodi precetti

 

Riscendiamo alle pendici

del massiccio dell’Amiata

lì tra i rami e le radici

il ruscello si fa strada

 

Chi riparo va cercando

sotto la pioggerellina

trova invece rovistando

due piattini e una tazzina

 

Il tempo poi si rasserena

ma il sentier pare infinito

giunti infine a Roccalbegna

tutto il gruppo s’è alenito

 

Quanta strada? “Quasi venti”

fa l’oracolo elettronico:

necessari molti unguenti

e parecchio ialuronico

 

Poi raggiungere Sovana

su stradelli assai tortuosi

è un’impresa sovrumana

quasi come il Camel Trophy

 

Finalmente l’Hotel Scilla

con resort e dépendance

ci ristora e rifocilla

ch’eravamo quasi in trance

 

Qualcun dopo la mangiata

estasiato dal paesaggio

ha rischiato la nottata

di trascorrerla all’addiaccio

 

L’indomani giù ai Rocconi

ch’è riserva WWF

tra orchidee, querce e polloni

fauna e flora c’è a bizzeffe

 

Sempre l’acqua ci minaccia

di scagliare Giove Pluvio:

in attesa della pioggia

ci facciamo un pediluvio

 

Alla fin ci si rassegna

dal cancel della riserva

a tornare a Roccalbegna

un’ora e più: siam in riserva!

 

Poi il traguardo assai agognato:

via fatica, ansia e paturnia

con un bagno prolungato

nelle vasche di Saturnia

 

Carezzate dolcemente

dalle calde acque correnti

si rilassan mollemente

varie silfidi gaudenti

 

Mentre il prof, gran pensatore

fa il filosofo in ammollo

della gita il conduttore

sfila in accappatoio

 

Come il papa che si affida

alla svizzera legione

affidiam gli averi in riva

all’elvetico cantone

 

Il terzo giorno si riposa:

Semproniano e le Rocchette

par non esser faticosa

ma la coda il diavol mette

 

Non ci passa il torpedone

deve andare a marcia indietro

e non può fare inversione:

curve strette e un bel divieto

 

E ci tocca risalire

su dal greto dell’Albegna

mentre tanto per gradire

chi la fa dietro alla legna?

 

Per finire ecco la foce

lì nei pressi di Orbetello

ma restiamo senza voce

festeggiando sul più bello

 

E’ successo che lo Scania

non fa proprio più contatto

e ci pianta lì ad Albinia:

risultato? Sen’ del gatto!

 

Un paio d’ore di consulto

e di gran concitazione

d’improvviso ecco un sussulto

e riparte il torpedone

 

Via di corsa senza tappa

senza sosta e più che celere

se a qualcuno poi gli scappa

gli mettiam pure il catetere

 

Son tre giorni alquanto intensi

sia giù al mare che in altura

ben vissuti in tutti i sensi

con NaturAvventura

 

1° maggio 2023

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